Blake Lively si scaglia contro il settimale Chi per una grave violazione della privacy: “dovete vergognarvi”
Il commento di Blake Lively al post incriminato è stato chiaro e senza mezzi termini.
Nei social media, la privacy sembra essere un bene sempre più raro e difficile da preservare, soprattutto per le celebrità e le loro famiglie. L’ultima star a sollevare la sua voce in difesa della privacy dei propri figli è l’attrice Blake Lively, nota per la sua interpretazione di Serena van der Woodsen in Gossip Girl.
Blake Lively è sempre stata attenta a mantenere i suoi figli lontani dai riflettori
La polemica è scoppiata quando il settimanale Chi ha pubblicato delle foto “esclusive” di Blake Lively insieme ai suoi bambini durante una gita in barca a Capri. Tuttavia, la pubblicazione delle immagini è stata fatta senza il consenso della star, che ha espresso la sua indignazione attraverso un commento su Instagram.
L’attrice, attualmente sull’isola campana per girare un film con Michele Morrone, ha sottolineato che le foto sono state scattate senza il loro consenso e senza che loro se ne rendessero conto. In un momento di pausa dalle riprese, Blake Lively ha voluto trascorrere del tempo con i suoi figli, ma la loro privacy è stata invasa da fotografi senza scrupoli.
Il commento di Blake Lively al post incriminato è stato chiaro e senza mezzi termini: “Assolutamente no, levate questa spazzatura. Queste sono immagini di bambini che sono state scattate a nostra insaputa o senza il nostro consenso. Vergognati per averle condivise.”
Blake Lively, come molti altri genitori famosi, ha sempre mantenuto lontano i suoi figli dai riflettori ed è sempre stata attenta a tenerli lontano dai paparazzi. Una scelta più che comprensibile che deve essere rispettata dai media.
La reazione di Blake Lively ha avuto un impatto immediato, con il settimanale Chi che ha prontamente rimosso il post incriminato dai propri canali social. Tuttavia, il caso sollevato dall’attrice ha messo in luce la necessità di una maggiore consapevolezza e rispetto da parte dei media verso la privacy delle persone, specialmente dei minori.
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