Blonde: secondo Ana de Armas Marilyn Monroe si è “manifestata” durante le riprese del film: ecco com’è successo
Ana de Armas ha raccontato che Marilyn Monroe avrebbe fatto sentire la propria presenza durante le riprese di Blonde.
Tra le produzioni Netflix più chiacchierate del 2022, Blonde ha raccolto opinioni molto divergenti tra loro. Da un lato c’è chi ha criticato la scelta di inserire elementi fittizi, come il romanzo da cui prende spunto, dato in stampa da Joyce Carol Oates. Sul fronte opposto, una fetta rilevante di pubblico ha apprezzato la pellicola, sicché, a dispetto di alcuni aspetti frutto di fantasia, riesce, comunque, a raccontare la vera essenza di Marilyn Monroe. Nel corso della pellicola, lo ricordiamo, vengono ripercorsi i momenti principali affrontati dalla diva lontano dal set, fino alla morte per overdose.
Come Marilyn Monroe avrebbe “partecipato” alla realizzazione secondo Ana de Armas
Alla presentazione di Blonde al Festival di Venezia, la 34enne cubana Ana de Armas, che interpreta Monroe, ha rivelato dei dettagli molto curiosi circa le riprese. Rappresentata dalla giovane attrice, l’icona glamour americana avrebbe fatto sentire la propria presenza, specie in determinate scene.
Stando alla testimonianza di Ana, avrebbe “partecipato” ai lavori, di solito in modo positivo. Mentre, ad esempio, giravano Blonde nella fedele ricostruzione dell’appartamento dove Marilyn è cresciuta con la madre, se ne sarebbe avvertita la presenza. Avrebbero capito che era nei paraggi e ciò sarebbe servito da sprono a regalare una prova particolarmente ispirata.
Certe ricostruzioni non avrebbero riscosso i consensi della compianta star, la quale non avrebbe esitato a renderlo presente. In quelle rare occasioni avrebbe fatto cadere oggetti dal muro e non solo, pur di essere ascoltata dai produttori. Se qualcosa non le andava a genio, lo avrebbe comunicato ai componenti della troupe.
Tutto sommato, Blonde l’avrebbe, comunque, soddisfatta e l’intero cast ha espresso parole di soddisfazione. Si è detto contento del risultato ottenuto pure il regista Andrew Dominik, che ha sua volta raccontato di “strane visite”, dipese – a suo dire – dalla presenza di parecchi elementi di spiritualismo.