Blow-Up: ecco le clip del film restaurato di Michelangelo Antonioni
Con la presentazione di Blow-Up, il capolavoro di Michelangelo Antonioni, Cannes rende l'ennesimo omaggio al cinema italiano. Ecco alcune clip del film!
Durante la 70ma edizione del Festival di Cannes in cinema italiano è stato elogiato già partire dalla locandina, ma anche dalla presenza di Monica Bellucci come madrina del festival e da ben sei film italiani. Uno degli omaggi più significativi è però rappresentato dalla proiezione di Blow-Up all’interno della sezione Cannes Classics.
Stiamo parlando del film capolavoro di Michelangelo Antonioni del 1966, restaurato in occasione del 50° della Palma d’Oro (che allora si chiamava Grand Prix) vinta nel 1967.
Ad occuparsi del restauro di Blow-Up la Cineteca di Bologna e Istituto Luce – Cinecittà e Criterion, in collaborazione con Warner Bros. e Park Circus presso i laboratori Criterion di New York e L’Immagine Ritrovata di Bologna.
Blow-Up di Michelangelo Antonioni: ecco le clip del film in versione restaurata
Liberamente ispirato al racconto di Julio Cortazar, sceneggiato da Antonioni con Tonino Guerra e il drammaturgo Edward Bond, Blow-Up coinvolge lo spettatore nella swinging London degli anni Sessanta, affrontando tutti i temi che sarebbero esplosi con il postmoderno.
Dallo studio sulla città al potere conturbante degli oggetti, ai rapporti spaziali tra le persone, l’ossessione della moda, la confusione dei generi – in un noir filosofico che ha per protagonista un fotografo di senzatetto e modelle – e su tutto la crisi del concetto di verità, che, nell’intreccio “giallo” di un possibile testimone di un omicidio, diventa riflessione sull’impossibilità di conoscere completamente un fatto, una persona, un tempo. Fino a uno dei finali più noti e citati di tutta la storia del cinema, in cui come un nipote stralunato del Piccolo Principe, di fronte a un’impossibile partita di tennis e alla propria sconfitta, Thomas capisce che l’essenziale è invisibile agli occhi.
Con Blow-Up Antonioni ha influenzato registi come Coppola, Wenders, Dario Argento e Greenaway
Il restauro del film vede la supervisione di un maestro contemporaneo della fotografia come Luca Bigazzi, in collaborazione con il direttore della fotografia di Antonioni, il grande Carlo Di Palma, il cui splendido omaggio-documentario Acqua e zucchero – Carlo Di Palma, i colori della vita, diretto da Fariborz Kamkari, prodotto da Acek e distribuito da Istituto Luce – Cinecittà, è stato appena presentato a Cannes in due proiezioni di mercato.