Brad Pitt indice una nuova battaglia legale contro Angelina Jolie
Questa volta al centro della battaglia legale c'è lo storico vigneto francese Chateau Miraval.
È ancora guerra tra i due ex coniugi Brad Pitt e Angelina Jolie. Questa volta è per un… castello!
La battaglia legale tra Brad Pitt e Angelina Jolie continua. Brad Pitt indice una nuova battaglia legale contro la ex moglie Angelina Jolie per il loro Chateau Miraval, possedimento da 164 milioni di dollari! Secondo un report di ET i documenti del tribunale depositati in Lussemburgo rivelano che la società di Brad, Mondo Bongo, ha citato in giudizio la società di Angelina, Nouvel. La causa sostiene che lei sta cercando di escluderlo da un accordo per scaricare le sue azioni dello Chateau Miraval – il castello sito in Francia, una residenza storica di inestimabile valore – tagliandolo fuori da un accordo potenzialmente molto redditizio.
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Il documento afferma che Mondo Bongo sta facendo causa a Nouvel per fermare un trasferimento di azioni Quimicum, l’azienda che controlla Chateau Miraval, la tenuta e storico vigneto francese dove la coppia si è sposata nell’agosto del 2014 e dove ha passato le vacanze in Europa, fino alla separazione, avvenuta nel 2016. I documenti affermano che il vigneto ha un valore di oltre 160 milioni di dollari. Quando la coppia ha originariamente acquistato azioni di Quimicum nel 2008 (il loro fidanzamento è durato 10 anni prima di convolare a nozze), Brad deteneva il 60% della società mentre Angelina deteneva il 40%. I documenti del tribunale affermano che Brad ha accettato di far trasferire a Mondo Bongo alcune delle sue azioni a Nouvel nel 2013 per pareggiare le loro quote. La causa sostiene che Angelina sta cercando di vendere le sue azioni, eludendo il diritto di prelazione di Mondo Bongo.
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“Bisogna ricordare che, negli ultimi quattro anni, Nouvel [la società di Angelina Jolie ndr] non ha agito nel migliore interesse di Quimicum, ritardando sistematicamente l’approvazione dei conti annuali e il rinnovo del manager”, sostiene la causa, accusando l’attrice di “ostruzione sistematica”. La società di Angelina ha contestato queste accuse e sostiene di aver tentato in buona fede di risolvere la questione in via amichevole, ma è stata costretta a intentare una causa per bloccare il trasferimento delle azioni, al fine di riportare la loro proprietà dell’azienda a 60-40.
Come finirà questa storia? A chi andranno le azioni del castello e della produzione vinicola? Sembra ormai chiaro che i due coniugi non vogliono cessare le ostilità e che le battaglie legali continueranno ancora per molto.