Bread & Roses: Jennifer Lawrence parla delle preoccupazioni della famiglia nel produrre un film sui talebani

Il documentario è disponibile sulla piattaforma streaming di Apple TV+ dal 22 novembre.

Bread & Roses, documentario candidato al L’Œil d’or allo scorso Festival di Cannes, mostra la difficile resistenza delle donne afghane contro i talebani. Diretto dalla regista Sahra Mani (A Thousand Girls Like Me), il documentario è stato prodotto dall’attrice Jennifer Lawrence, che ha svelato le difficoltà del realizzare una produzione così pericolosa e anche la preoccupazione di familiari ed amici nell’esservi associata.

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Jennifer Lawrence su Bread & Roses: “un modo per dare accesso e mezzi alle persone sul campo in modo che potessero filmare quello che stava accadendo

Bread and Roses -Cinematographe.it

L’attrice premio Oscar, in una recente intervista, ha parlato di cosa l’ha spinta ad associarsi alla produzione di Bread & Roses e della collaborazione con la regista Sahra Mani per portare sullo schermo la difficile realtà delle donne che vivono in Afghanistan. Attualmente disponibile su Apple TV+, il documentario segue la vita di alcune donne afghane a seguito della presa di potere dei Talebani dopo agosto 2021, mostrandocele private di ogni libertà.

Parlando delle sue impressioni nel vedere il ritorno dei Talebani in Afghanistan, Jennifer Lawrence ha detto: “La mia prima reazione nel vedere questa cosa era quella di fare quello che i Talebani non vogliono che facciamo, che era quella di dare accesso e mezzi alle persone sul campo in modo che potessero filmare quello che stava accadendo sul posto al momento. Non posso immaginare di non poter prendere un taxi o di non poter ascoltare musica. Non posso immaginare che la mia semplice voce sia illegale.” L’attrice ha poi svelato le preoccupazioni di amici e familiari nell’associare il proprio nome ad un documentario così coraggioso ma estremamente pericoloso: “famiglia ed amici decisamente mi hanno incoraggiato a non produrre il film. Si tratta di un tema pericoloso, ovviamente. Ma ci sono 20 milioni di donne le cui vite sono in pericolo.”

Parlando dei numerosi hater online che sminuiscono il fatto del suo coinvolgimento nelle questioni politiche, l’attrice ha detto: “Tempo fa avevo fatto un’intervista in cui dicevo di aver lasciato gli studi dopo le medie, quindi tecnicamente non ho un’educazione. Quindi una questione che emerge spesso tra di loro è ‘perché qualcuno senza educazione si mette a parlare di politica?’ Ma io dico che non è politica, è la vita delle persone. […] Sono comunque educata per quanto riguarda il fare film, quindi ho l’educazione di raccontare e mostrare storie“.


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