Brent Renaud: il regista americano ucciso in Ucraina dalle forze armate russe

Il terribile incidente che ha coinvolto il pluripremiato regista americano in Ucraina.

Brent Renaud: l’ex collaboratore del New York Times è rimasto ucciso a Irpin, Ucraina, dove era stanziato per lavoro con alcuni colleghi

Le dinamiche della morte di Brent Renaud stanno scatenando sui social media una vera e propria tempesta, cercando di chiarire e saperne di più circa le circostante che hanno portato all’uccisione del regista statunitense. L’uomo, 50 anni, era in territorio ucraino e – al momento della morte – indossava un badge che lo identificava come un dipendente del New York Times. Brent Renaud si occupava, principalmente, di girare documentari. Aveva collaborato con la celebre rivista americana in passato, ma a detta del Times il loro sodalizio si era interrotto qualche tempo fa.

Brent Renaud è stato vittima di un attacco armato da parte delle forze russe, assieme alla troupe con la quale stava dividendo la sua impresa documentaristica in Ucraina. Il Times ha espresso il suo cordoglio attraverso un post condiviso dal profilo Twitter: lo staff del giornale si dice “profondamente addolorato” per la dipartita terribile del loro collaboratore.

Il capo della polizia locale, ovvero della regione di Kiev, Andrey Nebitov, ha chiarito alcune dinamiche dell’aggressione fatale. Alcuni colpi di arma da fuoco sarebbero stati sparati in direzione dell’auto in cui Renaud era in compagnia della sua troupe, colpendolo al collo e ferendolo a morte. Anche il collega Juan Arredondo, è stato  colpito e ricoverato in ospedale. Ecco le dichiarazioni da lui rilasciate: “Avevamo appena sorpassato un ponte a Irpin, Ucraina. Il nostro obiettivo era quello di filmare la fuga dei rifugiati. Così, abbiamo trovato un’auto che si è offerta di portarci al secondo ponte, dopo il check point, però, hanno iniziato a sparare all’auto. Siamo scesi per scappare, lui era dietro di me, ma è stato colpito al collo. Io sono andato avanti scappando, ma lui è rimasto a terra“.