Bruce Lee: alcuni ricercatori hanno forse scoperto la vera causa della sua morte
Sembra che il gonfiore al cervello che l'ha stroncato a 32 anni sia derivato da un altro elemento.
Bruce Lee è una vera e propria leggenda: l’attore, artista marziale, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico di Hong Kong tra i volti più esplosivi del cinema action, oltre ad essere un grandissimo atleta che ha insegnato a molti la sua particolare disciplina. La star, nota per lungometraggi iconici del calibro di Dalla Cina con furore (1972), L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente (1972), I 3 dell’Operazione Drago (1973) e molti altri, è scomparso tragicamente a 32 anni, il 20 luglio 1973, a causa di un edema celebrale, quindi di un gonfiore al cervello. Nonostante per anni si è sostenuto che ciò era stato causato da una reazione al tranquillante meprobamato, che faceva parte di un antidolorifico che a Lee era stato somministrato chiamato Equagesic, ci sono nuove scoperte.
Bruce Lee è morto il 20 luglio 1973
Come riportato da The Independent, infatti, alcuni ricercatori sostengono che l’edema che ha stroncato Bruce Lee non sia derivato dal medicinale, ma dall’iponatremia, ovvero dall’incapacità dei reni della star di espellere l’acqua in eccesso. È stato infatti fatto notare che la celebrità assumeva quantità eccessive di liquidi a causa della sua dieta che non solo consisteva in tanti succhi e bevande proteiche, ma prevedeva anche l’uso della marijuana che provoca un aumento della sete.
Il tutto assume un contesto grottesco se si pensa che una delle frasi simbolo proprio di Bruce Lee era: “Be water, my friend” ovvero letteralmente: “Sii acqua, amico mio”. Peccato che proprio l’abuso di liquidi potrebbe aver contribuito alla morte della celebre star. Di recente, tra l’altro, il celebre attore è stato interpretato da Mike Moh in C’era una volta a…Hollywood, dove è protagonista di una scena di combattimento con Cliff Booth (Brad Pitt). Una sequenza che è stata fortemente criticata dalla figlia di Lee, Shannon.