Bryan Singer: Ecco cosa ne sarà del franchise X-Men DOPO Apocalisse
Per il regista Bryan Singer, X-Men: Apocalisse è il suo quarto film della saga X-Men, e finora ha incassato ben 65 milioni di dollari al box office negli Stati Uniti e 185.800.000 in tutto il mondo. Il Los Angeles Times ha recentemente avuto modo di parlare con il regista a riguardo del suo ultimo film, delle differenze rispetto a Giorni di un Futuro Passato e delle prospettive future del franchise. “Per me, questo non è solo il finale della trilogia iniziata con X-Men:L’Inizio, è il finale di sei film, ma ho anche definirlo un ‘film di transizione’ – non è un sequel o un prequel – perché avviene nel 1983, prima del primo film su X-Men. Ho fatto qualcosa che gli altri franchise non avevano fatto, nemmeno “Star Wars”; ossia rimbalzare nel tempo o meglio avere un tempo alterato che porta i personaggi a ricercare pezzi del loro destino”. Ma anche in futuro Singer sarà al timone del loro destino? questo non lo sa davvero neanche lui, ma è probabile che, se proprio non sarà seduto sulla sedia da regista, sarà coinvolto in qualche altro modo. “Di recente ho incontrato Danny Boyle” – continua – “Stava a lavoro su Steve Jobs e mi ha chiesto se avevo intenzione di fare film su X-Men per sempre. La realtà è che ho passato tanti anni in questo universo e mi piace questo amo tanto il cast e i personaggi. Forse come consulente, come produttore, anche come regista, mi vedevo tornare in futuro. Proprio in questo momento, mi piacerebbe fare qualcosa di veramente diverso“.