Candyman: c’è una connessione oscura con il primo film

Quale sarà la connessione tra l’imminente reboot di Candyman e il celebre film horror del 1992?

Il trailer della nuova storia che coinvolge lo slasher uncinato è finalmente arrivato ma il reboot di Candyman sarà un sequel diretto dell’originale o un riavvio completo? Il trailer ci ha dato alcuni suggerimenti su una possibile connessione tra i due. Yahya Abdul Mateen II è il protagonista principale film dell’orrore ed interpreta un artista di nome Anthony che si ritrova attratto dai progetti Cabrini Green a Chicago. Come sanno i fan del film originale, Cabrini Green era il luogo in cui si svolgeva la maggior parte del film della saga anni ’90, ma questo non è il collegamento principale che unisce il futuro reboot alla storia cinematografica del passato. Piuttosto, il personaggio di Mateen si chiama Anthony, che per coincidenza era il nome del bambino sopravvissuto agli eventi originali del primo film.

Il personaggio di Candyman, l’uomo di nome Daniel Robitaille, interpretato dall’icona horror Tony Todd è stato originariamente ucciso per aver dormito con la figlia di un proprietario di una piantagione nel sud, poi giustiziato in un modo terribile. Nel film originale, lo slasher ha perseguitato Hellen Lyle, interpretato da Victoria Madsen, una studentessa laureata che voleva saperne di più sul folklore di Candyman. È così che ha inizio la storia di terrore che coinvolge Helen poi risucchiata in un incubo soprannaturale. Nel finale del primo film, Candyman ed Helen si affrontano durante un terribile incendio in cui uno studente resta ucciso bruciato vivo nel tentativo di salvare un bambino di nome Anthony da un destino simile. Nel salvare il ragazzo, Helen è morta e apparentemente è diventata lei stessa un mostro negli ultimi momenti del film, non diversamente dallo stesso Candyman. Sebbene questa non sia una conferma del fatto che sia il protagonista del reboot sia lo stesso Anthony, il nome del personaggio principale è un grande suggerimento che i due film siano collegati molto più di quanto avessimo inizialmente pensato.