Cannes 2024, Pierfrancesco Favino sul suo ruolo nella giuria: “Mi porto via tante cose belle, altre cose meno”

L'attore nostrano, unico membro italiano della giuria, ha offerto alla stampa italiana qualche dettaglio sulla scelta del vincitore e quello che pensa del film di Paolo Sorrentino.

Si è conclusa ufficialmente la 77esima edizione del Festival di Cannes, che ha visto premiato con la Palma d’Oro il film Anora di Sean Baker (The Florida Project). A tornare a mani vuote è stata invece l’Italia che era in concorso con Parthenope di Paolo Sorrentino.

Dopo la consueta conferenza stampa post-cerimonia della giuria, sono emersi alcuni interessanti commenti da parte di Pierfrancesco Favino, unico membro italiano. La giuria, guidata dalla regista Greta Gerwig, era composta oltre che dal nostrano Favino, anche da Omar Sy, Lily Gladstone, Eva Green, i registi Juan Antonio Bayona e Kore-eda Hirokazu, ma anche Nadine Labaki e Ebru Ceylan.

Cannes 2024, Pierfrancesco Favino sul film di Paolo Sorrentino: “film che ho amato moltissimo e non sono l’unico

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Durante la conferenza stampa, secondo quanto riporta la stampa, la giuria non si è espressa molto, offrendo dichiarazioni semplici, senza mai sbilanciarsi troppo. In questa occasione Pierfrancesco Favino ha dichiarato: “è apparso chiaro che non sempre avevamo le stesse idee, ma è stato bello ascoltarci fino, magari, a cambiare idea rispetto alla prima impressione“. Gerwig, regista americana reduce dal successo di Barbie ha invece detto “sono stati giorni meravigliosi di scoperta e di arricchimento reciproco“. Unico sbilanciamento sul personale è stato dal celebre regista giapponese Hirokazu Kore-ed che ha fatto sapere: “dopo questi 11 giorni passati a vedere bellissimi film altrui, ho deciso di girarne uno nuovo anche io. Ci ritroveremo!

Poco dopo la cerimonia di consegna dei premi al Festival di Cannes, Pierfrancesco Favino ha avuto modo di parlare con la stampa italiana – tra cui La Repubblica, a cui ha offerto qualche delucidazione sulla scelta dei vincitori e sui criteri di valutazione della giuria. “Un’esperienza molto bella, molto intensa, mi ha insegnato tanto, e di cui sono molto orgoglioso. Mi porto via tante cose belle, alcune cose un po’ meno, ma sono comunque felicissimo d’esserci stato“. Parlando dei mancati riconoscimenti per la Parthenope di Paolo Sorrentino Favino ha aggiunto: “Il film di Paolo è un bellissimo film, che io ho amato moltissimo e non sono l’unico ad averlo amato. Ci sono però 22 film in concorso… Le giurie sono anche questo, l’ho sperimentato sulla mia pelle. Sono sicuro però che le persone che lo vedranno lo ameranno moltissimo e sono sicura che avrà una vinta lunga indipendentemente da quello che è successo.”

Sul vincitore della Palma d’Oro Anora, Favino ha detto: “Sean Baker è un regista giovane, di gran talento e credo che, tra le cose che questo Festival attenziona, è anche la possibilità di premiare registi con meno appeal, ma che allo stesso tempo possono avere una crescita e un’attenzione che altri registi hanno già avuto. Quello che ci è piaciuto è che è anche un film accessibile, in concorso c’erano tanti film di natura diversa. Ovviamente però si deve fare una scelta.”

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