Cari compagni! – il film di Andrei Konchalovsky in concorso a Venezia 77
Cari compagni!, il film del Leone d'Oro Andrei Konchalovsky e tratto da una storia vera (il massacro avvenuto in URSS nel 1962) in concorso a Venezia 77.
Il film di Andrei Konchalovsky, il regista vincitore del Leone d’Oro, in concorso a Venezia 77
Sarà presentato in Concorso alla 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Cari compagni!, il film di Andrei Konchalovsky – vincitore di un Leone d’Argento Gran Premio della Giuria nel 2002 con Dom Durakov – La casa dei matti, del Leone d’Argento per la Miglior Regia nel 2014 con Le notti bianche del postino e nel 2016 con Paradise – basato su un fatto realmente accaduto a Novocherkassk il 2 giugno del 1962 e secretato fino agli anni ’90.
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Il film, realizzato con il supporto della Fondazione di Beneficenza Arte, Scienza e Sport, del Ministero della Cultura della Federazione Russa e del Canale Tv Russia 1, è basato su una sceneggiatura scritta dal regista insieme a Elena Kiseleva e vede nel cast, nel ruolo della protagonista, Julia Vysotsakaya.
Come già anticipato Cari compagni! si basa su un massacro avvenuto in Unione Sovietica nel 1962 e rimasto insabbiato fino al 1992, quando venne avviata la prima inchiesta. Le vittime del erano state occultate in tumuli sotto falso nome perché non venissero mai ritrovate. All’epoca delle indagini i principali sospetti fra gli alti vertici governativi erano già morti, così i responsabili non sono mai stati condannati.
URSS, Novocherkassk, 1962. Lyudmila è un membro del partito comunista locale, una convinta militante che nutre un’incrollabile fiducia negli ideali comunisti e un profondo disprezzo per ogni forma di dissenso. Durante una manifestazione operaia in una fabbrica di locomotive, la donna assiste a una sparatoria sui dimostranti ordinata dal governo per reprimere lo sciopero: un evento che cambierà per sempre la sua visione del mondo. Molti i feriti e numerosi i dispersi, la città è sconvolta dagli arresti, da condanne sommarie e dal coprifuoco. E in quei giorni la figlia di Lyudmila scompare nel nulla. Per la donna inizia così un’affannosa, quanto rischiosa, ricerca senza sosta e senza quartiere – a dispetto del blocco della città, degli arresti e dei tentativi di insabbiamento da parte delle autorità.