Carlo Verdone e quel tetro dettaglio di Borotalco che lo fa scoppiare in lacrime: “non è rimasto più nessuno”
Un ricordo toccante, tra successi, amicizia e un’assenza che fa male.
Carlo Verdone non ha trattenuto l’emozione nel ricordare Eleonora Giorgi, scomparsa il 3 marzo. Ai microfoni di Sky TG24, il regista ha parlato del legame nato sul set di Borotalco, un film che ha segnato una svolta per entrambi. Ma dietro il ricordo affettuoso, c’è anche un velo di malinconia: “Non è rimasto più nessuno”.
Carlo Verdone-Eleonora Giorgi: un’attrice solare, un’amicizia vera

“Per me, Borotalco è il film più importante della mia carriera”, ha raccontato Verdone. L’incontro con Eleonora Giorgi è stato decisivo: già affermata, accettò con entusiasmo di lavorare con lui. “Era piena di vita, sempre con quell’energia contagiosa”, ha detto con affetto.
Il film arriva in un periodo in cui l’Italia vuole leggerezza, dopo gli anni difficili del decennio precedente. Il pubblico lo ama, Borotalco vince cinque David di Donatello, Carlo Verdone e Giorgi si ritrovano protagonisti di un’epoca. “Lei ha dato al personaggio qualcosa di speciale. Insieme abbiamo fatto centro”.

Carlo Verdone non ricorda solo l’attrice, ma anche la donna che ha affrontato la malattia con una forza incredibile. Non si è mai arresa al proprio dolore, ma con la sua presenza ha cercato di diffondere un messaggio di speranza a chiunque stia passando un periodo difficile. “L’ho ammirata tanto. Non si è mai nascosta, ha sempre avuto dignità. È stata un esempio per tutti”.
Ma c’è un dettaglio che lo strazia: Borotalco oggi è un set deserto. “Ho perso tanti amici. Non c’è più nessuno di quel film. Questa cosa mi fa male”. L’ultima volta che ha visto Eleonora è stata su un treno Milano-Roma, prima di sapere della sua malattia. “Negli ultimi tempi ci siamo scritti tanto. Solo nove giorni fa mi ha mandato un messaggio pieno di affetto”. Un ricordo che pesa, una mancanza difficile da accettare.
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