Carlo Verdone, Christian De Sica e quel ricordo pieno di nostalgia dal set di Borotalco

Carlo Verdone, attore, regista e sceneggiatore, è uno dei più amati comici italiani, capace di creare iconici personaggi, ancora oggi intramontabili e indelebili nella mente del pubblico. Tra film puramente comici e altri capaci di suscitare amare riflessioni sull’esistenza, la terza pellicola diretta dal regista, dove Verdone appare anche in veste di attore, Borotalco, è caratterizzata da una simpatica particolarità. Uscito nel 1982, vede nel cast, oltre a Carlo Verdone, anche un altro noto attore spesso acclamato dagli italiani: Christian De Sica. Cognato, collega e amico di Verdone, è infatti sposato da molti anni sposato con la sorella dell’attore Silvia Verdone è figlio del grande Vittorio De Sica, e oltre che come attore è conosciuto anche come regista, sceneggiatore, comico, cantante e conduttore televisivo.

Carlo Verdone, Christian De Sica e Vittorio Zarfati: la doppia improvvisazione sul set di Borotalco

Insieme a Carlo Verdone, Christian De Sica è protagonista di una celebre scena di Borotalco, resa ancora più particolare considerando che fu per gran parte improvvisata. I due attori, con indosso solo la biancheria e una maglietta: anzi, per essere precisi, Verdone indossa una canottiera e De Sica una t-shirt con raffigurato un fisico scolpito, rispettivamente Sergio e Marcello nel film, nella camera di un convitto, ballano al ritmo di On Broadway dei Drifters. Il brano viene interpretato da un De Sica che lo trasforma e storpia, anche grazie al suo dialetto misto di ciociaro e napoletano che lo caratterizza nel film. La scena era una semplice prova improvvisata sul momento e divenne una delle più esilaranti del film. Ma non solo, anche quella successiva non era preparata. Le battute del prete, interpretato dal caratterista italiano Vittorio Zarfati che li interrompe entrando nella stanza, furono improvvisate al momento. Zarfati interpretò anche il ruolo di portiere in Bianco, Rosso e Verdone e fu lodato molte volte per la naturalezza delle sue performance. Lo stesso Carlo Verdone ha ricordato e condiviso sul suo profilo Facebook l’aneddoto che circonda il film.