Cate Blanchett sull’intelligenza artificiale: “Non comprende quel profondo terrore esistenziale”
Blanchett ha espresso orgoglio per il settore cinematografico e per il suo impegno nel dibattito sull'intelligenza artificiale
Cate Blanchett ha riflettuto sull’intelligenza artificiale durante una recente intervista al Toronto International Film Festival, dove ha parlato dei suoi pensieri riguardo alla crescente influenza della tecnologia nel mondo dell’intrattenimento e oltre. La discussione si è concentrata sul potenziale impatto dell’IA e sulla sua capacità di replicare o meno l’esperienza umana autentica.
Cate Blanchett ha riflettuto sul valore della connessione umana in un mondo sempre più digitale.
Blanchett ha espresso orgoglio per il settore cinematografico e per il suo impegno nel dibattito sull’intelligenza artificiale, sottolineando l’importanza di un confronto aperto e informato su queste tecnologie emergenti. Ha notato come l’IA non solo stia trasformando l’industria dell’intrattenimento, ma abbia implicazioni più ampie che riguardano tutti i settori. La sua riflessione si è concentrata su un aspetto cruciale che, secondo lei, l’IA non può comprendere appieno: la nostra mortalità.
L’attrice ha argomentato che, sebbene l’intelligenza artificiale possa imitare alcuni aspetti della condizione umana, le sfide esistenziali e la consapevolezza della propria finitezza rimangono esclusivamente umane. Questo “terrore esistenziale” e la consapevolezza della preziosità della vita sono aspetti profondi e irripetibili dell’esperienza umana che l’IA non è in grado di replicare. Blanchett ha enfatizzato che, nonostante l’IA possa emulare certe qualità superficiali, non può replicare la ricchezza dell’esperienza umana.
Nel contesto dell’industria cinematografica, Blanchett ha anche sottolineato l’importanza di valorizzare l’autenticità e il contatto umano. Ha osservato che mentre la tecnologia avanza, è fondamentale continuare a premiare e a cercare esperienze genuine e autentiche, come quelle che si vivono in un ambiente di festival cinematografico. Questi eventi, che riuniscono persone in uno spazio condiviso, sono esempi di esperienze che l’IA non può replicare, come il “senso dell’evento” e l’interazione fisica tra individui.
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