Cate Blanchett risponde alle comparazioni negative tra TÁR e Carol
Cate Blanchett racconta della comparazione inappropriata tra Carol e TÁR da parte di un giornalista.
Cate Blanchett, diventata una figura importante per la comunità LGBTQ+ dopo il suo ruolo in Carol (film del 2015, dove interpretava una donna che intraprende una relazione amorosa con una donna più giovane, personaggio interpretato da Rooney Mara), è rimasta negativamente sorpresa dopo che un giornalista ha comparato il suo personaggio in Carol con quello in TÁR (una direttrice d’orchestra accusata di abusi sessuali e abuso di potere da alcune studentesse).
Una comparazione del tutto fuori luogo, date non solo le differenti circostanze dei personaggi, ma anche dalla diversità dei due ruoli.
Cate Blanchett, la comparazione tra TÁR e Carol “è un modo riduttivo di guardare a quella storia”
L’attrice australiana, in una recente intervista al Santa Barbara International Film Festival (dove ha ricevuto il premio di Miglior Performer dell’Anno), ha parlato di una recente conversazione con un giornalista uomo, che ha comparato i personaggi di Lydia Tár e Carol, dicendo a Blanchett: “sembra che lei stia facendo strada a predatrici lesbiche“.
Un’affermazione che l’attrice premio Oscar non ha preso alla leggera, tanto che si è anche chiesta se l’uomo avesse visto il film del 2015 diretto da Todd Haynes.
Cate Blanchett, ha rivelato di come il film Carol abbia avuto un effetto positivo sul pubblico in quanto ha rappresentato sullo schermo “un finale positivo per una relazione del medesimo sesso“, e la comparazione con TÁR (sulla caduta in rovina della direttrice d’orchestra accusata di molestie sessuali) sia stata un’associazione estremamente negativa. L’attrice infatti ha riferito che per lei tale comparazione “è un modo molto riduttivo di guardare a quella storia, e a quel bellissimo, bellissimo film” ha detto l’attrice riguardo a Carol.
L’attrice ha anche parlato dei finali di entrambi i film, e di come a modo loro, siano entrambi piuttosto ambigui.
Blanchett ha rivelato di come Carol si una “lezione di ambiguità“, in quanto il finale “è incredibilmente pieno di possibilità“. Il finale del film infatti mostra i personaggi di Blanchett e Mara mentre si guardano a distanza in una stanza affollata. L’attrice, anche produttrice del film, ha svelato che originariamente nel copione vi era anche un finale più esplicito che “indicava che la strada non sarebbe stata semplice, ma che era comunque aperta“.
Sul finale di TÁR Blanchett invece ha svelato di avere anche in qui una propria interpretazione del finale, che nel film rimane piuttosto ambiguo. “Se devi continuare ad evolvere come artista, devi anche avere dei fallimenti“, ha detto l’attrice. “E in tal modo lei si sacrifica in un modo profondo, e in un certo senso, ricomincia da zero, da un punto di partenza diverso nella musica“, ha spiegato l’attrice.
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