C’è ancora domani, Pierfrancesco Favino: “Il successo? Merito di Paola Cortellesi, non del cinema italiano”

Per Pierfrancesco Favino il successo di C’è ancora domani è tutto da attribuire a Paola Cortellesi: “È inutile salire sul carro del vincitore”.

Ormai non ci sono più dubbi: C’è ancora domani – il dramma scritto, diretto e interpretato da Paola Cortellesi – è stato il film del 2023. Con oltre 30 milioni di euro ha superato persino gli incassi dei due blockbuster Barbie e Oppenheimer. Un successo senza precedenti che per Pierfrancesco Favino, l’attore di punta del cinema italiano, è tutto da attribuire alla bravura della Cortellesi.

Pierfrancesco Favino sul successo di pubblico di C’è ancora domani

C’è ancora domani, cinematographe.it

Durante una recente intervista durante la promozione stampa di Adagio, il nuovo noir thriller noir diretto da Stefano Sollima che lo vede tra i protagonisti, Pierfrancesco Favino ha spiegato l’incredibile successo di C’è ancora domani con queste parole: “Conosco Paola da trent’anni, conosco la sua qualità artistica e umana e sono strafelice. Ma non mi piace l’idea che si associ Paola e cinema italiano: Paola sta facendo una cosa che va riconosciuta a lei. Sarebbe ingeneroso, visto quel che succede rispetto al racconto femminile, saltare sul carro del vincitore”. In seguito, l’attore ha lanciato una piccola quanto sottile stoccata ai colossi di streaming: “Una delle cose più belle, se pensiamo ai film di successo di quest’anno, è che sono fuori da ogni possibilità di previsione algoritmica. Vuol dire che l’intuizione umana e creativa dell’artista, incontra in modo magico un momento storico e le persone”.

A proposito del successo ottenuto, C’è ancora domani sarà premiato come Film dell’anno ai Nastri d’Argento. “L’esordio di Paola Cortellesi dietro la macchina da presa, oltre i titoli che saranno votati a maggio, ha già dimostrato di meritare una particolare sottolineatura di eccellenza con un riconoscimento che premia – oltre il clamoroso risultato degli incassi – l’originalità e il valore di un film che continua a far parlare un Paese. C’è ancora domani ha dimostrato fin dal debutto una vera e propria svolta non solo nel rapporto col pubblico, ma anche nella capacità di leggere nella storia di una donna di ieri temi che toccano un nervo scoperto nella società e nella tragica quotidianità di un tempo che per le donne non sembra aver cancellato violenza di genere né discriminazione”, si legge nella motivazione del premio.