Il CEO di Netflix ha le idee chiare: il futuro delle sale cinematografiche è molto complicato

"Grazie a Dio non è l'unico modo per guardare un film", dice Ted Sarandos.

L’epoca d’oro delle sale cinematografiche sembra ormai appartenere al passato, complice il cambiamento delle abitudini del pubblico, accelerato dalla pandemia di coronavirus. Tuttavia, c’è ancora chi preferisce vivere l’esperienza del grande schermo piuttosto che guardare i film comodamente da casa. Persino Ted Sarandos, CEO di Netflix, riconosce il fascino del cinema, anche se si dice sollevato dal fatto che non sia l’unico modo per fruire dei contenuti.

Considerando la natura del business che gestisce, le sue dichiarazioni non sorprendono. Meno scontata, invece, è la totale indifferenza nei confronti del formato fisico, lo stesso che ha segnato l’inizio della storia di Netflix. Ma lasciando da parte questo aspetto, ciò che colpisce sono le parole di Sarandos durante la sua ospitata a What a Joke with Tom and Fortune:

“Fin dall’avvento della televisione, la frequentazione delle sale è in costante calo e, dagli anni ’60, diminuisce ogni anno. A volte i numeri restano stabili solo perché il prezzo dei biglietti aumenta. Non è una critica, è semplicemente la realtà. La tecnologia si evolve, così come i comportamenti e le abitudini dei consumatori. Credo che il cinema abbia qualcosa di speciale, ma per fortuna non è l’unico modo di guardare un film.”

netflix cinematographe.it

Curioso sentirlo parlare dell’aumento dei prezzi, considerando che Netflix lo pratica con regolarità, quasi spingendo gli utenti verso il piano con pubblicità. È vero che avere più opzioni è positivo, ma la piattaforma stessa limita questa libertà, negando l’uscita fisica di molti suoi contenuti e riducendo al minimo le proiezioni in sala.

Sarandos sottolinea inoltre che “molte persone non vivono vicino a un cinema”, un dato innegabile ma che serve solo a rafforzare la sua posizione. Cita anche una statistica difficile da verificare, dato che Netflix non brilla per trasparenza sui suoi numeri: “Il consumatore americano medio vede due film all’anno al cinema. L’abbonato Netflix medio ne guarda sette al mese.”

Peccato che Netflix stessa eviti di distribuire in sala la maggior parte dei suoi film. Sarebbe bello ringraziarli e chiedere un’inversione di rotta, ma è evidente che preferiscono mettere in luce solo gli aspetti che giocano a loro favore. Intanto, Sarandos lascia intendere quello che in molti temono: “Spero che i cinema restino sempre un’opzione, ma credo che diventerà sempre più complicato.” Una dichiarazione che suona quasi come una sentenza.

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