C’era una volta… a Hollywood è il terzo film di una trilogia
Quentin Tarantino ha confermato quello che molti ipotizzavano e cioè che questo suo nuovo lavoro fosse parte di una trilogia. Ecco perché.
Quentin Tarantino, Margot Robbie e Leonardo DiCaprio erano a Roma per presentare C’era una volta… a Hollywood
C’era una volta… a Hollywood è l’ultima fatica del regista il quale, come forse già saprete, ha detto che, qualora andasse bene, questo nono film potrebbe essere l’ultimo della sua carriera dietro la macchina da presa, almeno per quanto riguarda i lungometraggi. Quando, nel corso di alcune domande specifiche, gli è stato chiesto qualcosa riguardo il suo essere “un revisionista della storia”, lui ha specificato:
Dopo aver concluso la Seconda Guerra Mondiale un anno prima e dopo aver rimaneggiato il passato del 1969, pensi ci sarà una terza riscrittura del passato nella tua filmografia?
Q.T.: “Credo che C’era una volta…a Hollywood sia già il terzo film di una trilogia. C’e Bastardi senza gloria, poi Django Unchained e ora questo.”
L’estate 2019 segna il passaggio di dieci anni dall’uscita di Inglorious Basterds, un’epopea della seconda guerra mondiale che si conclude con il successo della missione per assassinare di Adolf Hitler ed è stato proprio questo primo film storico a far nascere l’espressione, coniata proprio dal cineasta, di “trilogia della storia revisionista”. Il secondo film chiamato in causa è stato Django Unchained, che si è concluso con uno schiavo che si vendicava violentemente dei suoi rapitori e adesso questo film, le cui peculiarità in questo senso vedrete non appena vi accomoderete in sala. Curiosi?
La trama:
C’era una volta…a Hollywood di Quentin Tarantino è ambientato nella Los Angeles del 1969 in cui tutto sta cambiando, dove l’ attore televisivo Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) e la sua storica controfigura Cliff Booth (Brad Pitt) cercano di farsi strada in una Hollywood che ormai non riconoscono più. Il nono film dello sceneggiatore-regista presenta un cast stellare e diverse linee narrative in un tributo all’ ultimo periodo dell’età d’oro di Hollywood