Che ci faccio qui: prosegue il viaggio di Domenico Iannacone

Prosegue Che ci faccio qui, il programma di Domenico Iannacone, prodotto da Rai 3 e dalla Ruvido Produzioni. Nel secondo episodio, intitolato Ti vengo a cercare in onda giovedì 30 maggio alle 21.20 su Rai 3, continuando il viaggio in Calabria, dopo Rosarno e Gioia Tauro, è ancora una volta Bartolo Mercuri ad accompagnare Iannacone a incontrare i migranti. A contatto con lo sfruttamento, le ingiustizie e l’emarginazione sociale che costantemente si vive. Come il primo episodio di Che ci faccio qui, e le edizioni passate, Iannacone propone un occhio e uno sguardo umano su storie estremamente vicine nel tempo e nello spazio, ma che sembrano estranee al nostro vivere. Universi e mondi inaspettati, spesso drammatici, senza però escludere scoperte positive che avvengono negli anni, vengono filtrati da una figura e una personalità che hanno fatto del giornalismo d’inchiesta un veicolo per raccontare storie di vita, attraverso modelli ed elementi cinematografici e un’informazione documentaristica. Nella connessione con le sensazioni e le emozioni che un pubblico, che sia nuovo o abituato, prova di fronte ad immagini, scene e sequenze evocative.

Che ci faccio qui: da Cosenza a Mammola, i luoghi della seconda puntata

La seconda puntata si svolgerà a Mammola, in provincia di Reggio Calabria dove, ai piedi dell’Aspromonte sorge il Musaba. Un monastero trasformato, 50 anni fa, in un laboratorio d’arte moderno. Fu l’artista Nik Spatari, amico di Picasso e Le Corbusier, che alla fine degli anni ‘60, insieme alla sua compagna Hiske Maas, fondò questo laboratorio, definibile anche un museo. Al suo interno vi è infatti Il sogno di Giacobbe, considerato e noto anche con l’appellativo di Cappella Sistina della Calabria.  Alla scomparsa di Spatari, nel 2020, Hiske ha continuato a custodire la sua opera e un luogo che tiene viva l’importanza e il sogno dell’arte. Il sogno di Giacobbe, realizzato tra il 1991 e il 1995, dedicato da Spatari a Campanella e Michelangelo, si estende per 14 metri, per una larghezza di 6 metri e un’altezza di 9.

Dall’arte e dal passato, Iannacone, nella seconda parte della puntata di Ti vengo a cercare si muove verso Cosenza, all’Unical, dove incontra Gianluigi Greco, professore universitario di informatica. Tra i maggiori esperti a livello internazionale dell’intelligenza artificiale. Una tematica e una nuova tecnologia del quale si parla da tempo, che sta cambiando le nostre vite e che continuerà a trasformarle negli anni. Greco racconterà come molti dei suoi allievi trovano successivamente impiego presso la multinazionale giapponese che ha trasferito proprio in Calabria uno dei 3 poli mondiali dell’IA. Domenico Iannacone mostra così le dinamiche sociali complesse e articolate di un Sud che ha spesso causato indignazione e sconcerto, ma che è, in realtà, sempre più capace di stupire.

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