Che ci faccio qui: si conclude la 6ª edizione del programma di Domenico Iannacone
Domenico Iannacone conclude la nuova edizione di Che ci faccio qui, tornando in Campania nel quartiere Caivano di Napoli.
Si conclude giovedì 13 giugno 2024 la 6ª edizione di Che ci faccio qui, che va in onda con la terza e ultima puntata alle 21.20 su Rai 3. Condotto e creato da Domenico Iannacone e prodotto da Rai 3 in collaborazione con la Ruvido Produzioni, intitola la sua ultima puntata Il capolavoro. Il luogo di questo terzo appuntamento con Che ci faccio qui è la Campania, Napoli, in particolare Caivano. Un quartiere difficile, complesso, una periferia a Nord della città, dove si aspira e si spera di poter, un giorno, vedere e vivere una rigenerazione e rinascita sociale. Degrado, sfiducia, criminalità e un confine tra bene e male che Iannacone rappresenta ancora una volta labile. Due opposti che si intersecano e vivono insieme e che fanno scoprire nei posti più bui e oscuri “capolavori umani” che sorprendono e riaccendono quella speranza persa. Anche Napoli e Caivano sono stati già attraversati e visitati da Domenico Iannacone nel corso delle edizioni di Che ci faccio qui. Quando l’attenzione mediatica era più alta e gli occhi erano tutti puntati su quei luoghi.
Diritto all’istruzione e al lavoro sono i temi della terza puntata intitolata Il capolavoro
Si tratta quindi del Parco Verde di Caivano e dell’Istituto Francesco Morano, gestito dalla preside Eugenia Carfora, già incontrata anni prima e ancora lì, presente, con coraggio e determinazione. Carfora affronta da sempre la problematica della dispersione scolastica, a livelli altissimi. Anche qui Iannacone torna a “sangue freddo”, a distanza di quando episodi di cronaca nera e interesse dell’attualità si concentravano su luoghi e persone che hanno rischiato poi di essere dimenticate. Che ci faccio qui, con questa terza e ultima puntata, dà cosi di nuovo voce a chi non sempre viene ascoltato, facendo parlare chi è riuscito a salvarsi e chi non ce l’ha fatta. L’Istituto Morano, definito una scuola di frontiera è oggi un vero e proprio simbolo di possibilità e importanza del cambiamento.
La seconda parte della terza puntata di Che ci faccio qui, rimane nell’ambito scolastico dell’istruzione attraverso l’intervento di Eugenio Gagliardelli, imprenditore emiliano che, in accordo con la preside, ha assunto i ragazzi dell’Istituto a seguito del diploma, permettendo loro di lavorare nella propria azienda di ceramiche. Offrendo loro inoltre un alloggio e un’auto. Una filosofia imprenditoriale che fa riacquisire al lavoro la sua importanza sociale e il suo ruolo di veicolo per cambiare vita e per ottenere diritti precedentemente negati. Abbracciano quindi quella che è l’idea alla base dell’Istituto Francesco Morano, una scuola inclusiva che non lascia da parte e non giudica nessuno.
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