Checco Zalone ricorda Ludovica Modugno: “Ciao mamma Ludovica”

Il comico ricorda l'attrice e doppiatrice, protagonista di Quo Vado e Cado dalle Nubi.

Checco Zalone saluta con un post Instagram la sua “mamma” cinematografica

Checco Zalone, all’anagrafe Luca Pasquale Medici, sta vivendo uno dei momenti più tristi della sua vita. Il comico barese avrebbe voluto che questo momento arrivasse il più tardi possibile. Purtroppo è venuta a mancare una persona importante della sua vita e della sua carriera professionale, questa tragica scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile per Zalone, che ha voluto scrivere un personale messaggio sui social media. “Una grande attrice, che non lo faceva mai pesare. Ciao mamma/zia Ludovica”. Con queste parole Checco Zalone ha voluto ricordare la sua maestra Ludovica Modugno. I due avevano condiviso molte esperienze insieme, tra cui il successo dei film Cado dalle nubi e Quo vado?.

L’attrice è deceduta, dopo aver combattuto contro una brutta malattia, all’età di 72 anni. Tutto è iniziato con un malore improvviso che nel tempo è diventato un macigno. Purtroppo il mondo del teatro e del cinema ha perso una competente professionista che nel corso della sua carriera ha preso parte a diverse produzioni. Attrice e grande doppiatrice, Ludovica Modugno, ha trascorso una vita in teatro e al cinema, in prima persona e dando la voce a grandi star: da Stockhard Channing, la Rizzo di Grease, passando per Cher in tutti i suoi film principali, per arrivare alla Glenn Close degli anni più recenti.

 

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L’esordio della Modugno avviene alla tenera età di 4 anni, nello sceneggiato prodotto e trasmesso in Italia, Il dottor Antonio, per poi debuttare nel doppiaggio prestando la voce al bimbo protagonista di Marcellino pane e vino. Nel 1969 era arrivato il debutto al cinema in Italiani! È severamente proibito servirsi delle toilette durante le fermate, del regista Vittorio Sindoni. Tante le sue partecipazioni a sceneggiati televisivi, ispirati quasi sempre a opere letterarie. Con il marito attore Gigi Angelillo, fonda a fine anni Settanta la compagnia teatrale L’albero.