Checco Zalone asfalta Amadeus e “insulta” gli omofobi
Il noto comico barese trionfa all'Ariston con il suo umorismo dissacrante.
Checco Zalone continua a stupire anche a Sanremo
Checco Zalone è uno dei comici più famosi della penisola: il noto barese (nome vero: Luca Pasquale Medici) è sempre riuscito, con la sua ironia dissacrante, a fotografare le contraddizioni del nostro paese, i grandi problemi che lo affliggono e molte altre tematiche centrali della nostra modernità, che ha sempre gestito con maestria. La sua fama, inoltre, tocca anche delle importanti vette cinematografiche visto e considerato che i suoi 5 film hanno portato a casa, complessivamente, 220 milioni di euro, e 4 di questi sono tra i migliori incassi della storia dell’Italia.
Insomma, dei risultati notevoli e proprio per questo non deve stupire che Amadeus lo ha voluto come ospite d’eccezione per la seconda serata di Sanremo. Checco Zalone è un fuoriclasse, e, una volta arrivato sul palcoscenico (come ricorda Il Fatto Quotidiano), si è sbizzarrito parecchio, dimostrando la sua incredibile dote di mattatore. È riuscito infatti ad alternare un momento musicale in cui ha cantato una versione particolare di Almeno tu nell’universo con l’accento brasiliano, con il racconto di una favola LGBT ambientata in Calabria, così da non “offendere i cosiddetti terroni”. Come se non bastasse, l’artista ha mandato tantissime frecciatine anche allo stesso Amadeus, facendo più volte riferimento alla famosa gaffe che lo ha visto coinvolto a Sanremo 2020 durante la conferenza stampa di apertura, in cui fece un discorso davvero superficiale e misogino.
Proprio quest’ultima parte molto accesa di Checco Zalone ha messo in allarme lo stesso Amadeus, che più volte ha tentato di correre ai ripari. Ma d’altronde Zalone è così: diretto, senza peli sulla lingua ed estremamente provocatorio. È inoltre da notare un fatto casuale, ma davvero assurdo: il comico e Laura Pausini si sono incrociati per poco e l’ultima volta che era successo, durante i David di Donatello 2021, non era finita affatto bene per la Pausini. Speriamo che la maledizione si già terminata.