Chi è questo bambino? È stato il più grande divo del cinema muto, amava sia donne che uomini e la sua morte prematura lo ha reso un’icona
Il suo fascino e la sua eleganza vengono ancora ricordati...
Nacque a Castellaneta il 6 maggio 1895 da Giovanni Guglielmi, un veterinario ex capitano di cavalleria, originario di Martina Franca e appassionato d’araldica, e da Marie Gabrielle Bardin, una dama di compagnia francese di origine torinese. Ha debuttato sul grande schermo come comparsa nel 1914 in Donna che ama di David Wark Griffith ed era un bravissimo ballerino. Alla sua vita è ispirata la commedia musicale di Garinei e Giovannini Ciao Rudy, interpretata da Marcello Mastroianni e musicata da Armando Trovajoli. Il bambino nella foto è proprio lui: l’indimenticabile Rodolfo Valentino!
È stato il più grande divo del cinema muto
Rodolfo Valentino è considerato uno dei più grandi divi del cinema muto della sua epoca. In quegli anni, inoltre, tutte le donne lo consideravano un sex symbol, tant’è che gli fu dato l’appellativo di “Latin Lover“.
Amava sia donne che uomini
Nel corso della sua vita, Rodolfo Valentino ha amato sia donne che uomini. Tra le “sue” donne vanno certamente menzionate l’attrice statunitense Jean Acker, la danzatrice Natacha Rambova e l’attrice Pola Negri. Tra le sue relazioni omosessuali, invece, troviamo il regista de I quattro cavalieri dell’Apocalisse Rex Ingram e Giorgio Rea, uno dei suoi truccatori personali.
La sua morte prematura lo ha reso un’icona
Rodolfo Valentino morì a New York il 23 agosto 1926 all’età di trentuno anni. L’attore fu ricoverato al Polyclinic Hospital di New York per un malore dovuto ad un’ulcera gastrica, di cui soffriva da tempo, e ad un’infiammazione dell’appendice. Colpito da un attacco di peritonite e sottoposto ad intervento chirurgico, tutto si rivelò inutile e alle 12:10 del 23 agosto 1926 morì. Il suo ultimo film.