Chiara di Susanna Nicchiarelli: il poster ufficiale mette al centro i due giovani protagonisti

Chiara sarà al cinema dal 7 dicembre.

Chiara – film sulla vita della giovane ragazza destinata a diventare Santa – è stato presentato in concorso alla 79ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e sarà distribuito nelle sale a partire dal 7 dicembre, grazie a 01 Distribution. Dopo il trailer e le prime immagini ufficiali, in queste ore è stato rilasciato il poster della pellicola, il quale mette al centro il rapporto fra Chiara e il futuro San Francesco, figura fondamentale nel suo personale percorso di vita e di “rivoluzione”.

Chiara – il racconto “sovversivo e rivoluzionario” del percorso di Santa Chiara

Chiara; cinematographe.it

Susanna Nicchiarelli – già autrice di affreschi su figure femminili autentiche e rivoluzionarie, come Nico 1988 e Miss Marx – racconta la storia di Chiara sin dalle origini, rappresentandola come una giovane ribelle, alla ricerca del proprio posto nel mondo, nel quale veder realizzato il suo sogno di libertà:

Assisi, 1211. Chiara ha diciotto anni, e una notte scappa dalla casa paterna per raggiungere il suo amico Francesco. Da quel momento la sua vita cambia per sempre. Non si piegherà alla violenza dei familiari, e si opporrà persino al Papa: lotterà con tutto il suo carisma per sé e per le donne che si uniranno a lei, per vedere realizzato il suo sogno di libertà. La storia di una santa. La storia di una ragazza e della sua rivoluzione.

Ad interpretare Chiara è Margherita Mazzucco, conosciuta per il ruolo di Elena Greco ne L’amica geniale. Francesco ha invece il volto di Andrea Carpenzano, giovane star in ascesa già apparsa in numerose produzioni (Tutto quello che vuoi, La terra dell’abbastanza, Il campione, Lovely Boy). Sulla necessità di raccontare la storia di Chiara e la dimensione “politica” della sua radicale scelta di vita si è poi espressa la stessa regista del film, Susanna Nicchiarelli: “La storia di Chiara e Francesco è entusiasmante. Riscoprire la dimensione politica, oltre che spirituale, della “radicalità” delle loro vite (…) significa riflettere sull’impatto che il francescanesimo ha avuto sul pensiero laico, interrogandosi con rispetto sul mistero della trascendenza. La vita di Chiara, meno conosciuta di quella di Francesco, ci restituisce l’energia del rinnovamento, l’entusiasmo contagioso della gioventù, ma anche la drammaticità che qualunque rivoluzione degna di questo nome porta con sé.”

Leggi anche Venezia 79 – Chiara: recensione del film di Susanna Nicchiarelli