Christopher Nolan ha visto questo film più di 100 volte: “All’inizio fu un fiasco”

Il regista di Oppenheimer parla dell'influenza che quel film ha avuto su Batman Begins.

Christopher Nolan da anni dimostra di essere uno dei registi che meglio riesce a connettersi con il pubblico odierno. Ovviamente, prima di diventare un regista premio oscar, anche lui ha avuto la sua buona dose di idoli da cui attingere per le sue opere. C’è stato un tempo in cui erano gli altri a impressionarlo, e c’è un film di fantascienza che lui stesso ha ammesso con orgoglio di aver visto più di 100 volte.

Il film di fantascienza che Christopher Nolan ha visto più di 100 volte

Non aspettatevi chissà quale grande sorpresa o titoli inedito da parte del regista di Oppenheimer, dal momento che il film che lo ha ossessionato è Blade Runnerconsiderato all’unanimità uno dei migliori film di fantascienza della storia del cinema. Ecco cosa ha detto Nolan al riguardo nel podcast Happy Sad Confused:

“Un film davvero fondamentale è stato Blade Runner di Ridley Scott. Tutta questa fantascienza e, da qualche parte, i film di Bond. Per me significava il potenziale del successo al botteghino e l’affascinante cinema di viaggio nel mondo. Ma Blade Runner, di Ridley Scott, l’ho visto per la prima volta su VHS. Ero troppo giovane per andare a vederlo al cinema, sai che era un film vietato ai minori e anche su quel piccolo schermo c’era qualcosa nell’immersione in quel mondo e la creazione di quel mondo mi ha davvero parlato. E ho visto quel film centinaia, letteralmente centinaia di volte.”

Lo stesso Nolan ha poi ricordato – in un’intervista al Los Angeles Times – che aveva 13 anni quando lo vide per la prima volta e che “nessuno prestò attenzione all’originale Blade Runner quando uscì, fu un fiasco, un fallimento. Poi, col tempo, persone come me l’hanno trovato e apprezzato.”

Inoltre, il regista ha voluto elogiare anche gli splendidi set del film, riconoscendo come lo abbiano influenzato, in modo inconscio, quando ha dovuto ricreare Gotham City per il suo Batman Begins:

“È difficile dire quale sia stato un omaggio consapevole e quale sia stata la mia analisi sul perché Blade Runner fosse così avvincente nella sua scenografia e nel modo in cui utilizzava i suoi set. Da un punto di vista pragmatico, Blade Runner è in realtà uno dei film di maggior successo di tutti i tempi in termini di costruzione di quella realtà attraverso i set. In Batman Begins, a differenza del Cavaliere Oscuro, dovevamo costruire in gran parte le strade di Gotham. Quindi mi sono subito orientato verso il trattamento visivo che Ridley Scott aveva ideato, in termini di come girare questi set enormi in modo che sembrassero set reali e non impressionanti. E subito notiamo la pioggia, le macchine fotografiche in mano, gli obiettivi più lunghi…”

“Così io, il mio designer Nathan Crowley e il mio direttore della fotografia Wally Pfister abbiamo iniziato a mescolare tutto insieme per vedere come migliorare l’aspetto di qualcosa, come creare texture, come ha sempre fatto Ridley Scott. Crea una trama per uno stile di ripresa che massimizzi l’impatto del set e riduca al minimo gli artifici, la sensazione che questo mondo abbia bordi che si mostrerebbero al limite dell’inquadratura. Blade Runner è uno degli esempi di come prendere in mano una macchina fotografica e sporcarsi… e circondare il pubblico nell’atmosfera del mondo che stai cercando di creare. Cerchiamo di emulare quello stile, e penso che così facendo creiamo un tributo, soprattutto quando usiamo molto la pioggia…”

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