Cinevasioni: La ragazza del mondo vince la seconda edizione del Festival
Cinevasioni: La ragazza del mondo vince la seconda edizione del festival del cinema in carcere, organizzato presso la Dozza di Bologna.
La ragazza del mondo per la regia di Marco Danieli ha vinto la seconda edizione di Cinevasioni, il Festival del cinema in carcere che si è tenuta presso la Casa circondariale della Dozza di Bologna. La manifestazione, della durata di sei giorni, ha contribuito all’obiettivo di portare la cultura cinematografica all’interno della realtà del carcere che – per l’occasione – è stato aperto a registi, attori e critici.
La giuria del premio Cinevasioni è stata formata dai detenuti che hanno partecipato al corso laboratorio CiakinCarcere ed è stata presieduta dal regista teatrale e drammaturgo Paolo Billi. Dato il successo dell’iniziativa, la direzione del festival, con quella del carcere e col sostegno di vari privati, sta progettando una programmazione cinematografica regolare alla Casa circondariale Dozza durante tutto l’anno.
La ragazza del mondo ha ricevuto a Cinevasioni la Farfalla di ferro: “un esordio nel lungometraggio – spiega la motivazione – interpretato in maniera straordinaria dai due protagonisti, che spicca per la figura di Libero, personaggio problematico che ‘libera’ Giulia dal suo mondo chiuso e le trasmette il coraggio di andare verso una nuova vita”.
Di seguito un estratto della nostra recensione del film:
Da una trama semplice ne viene fuori un’attenta introspezione del personaggio. La ragazza del mondo usa come pretesto una storia d’amore per raccontare il percorso di crescita di un’adolescente. A 18 anni si inizia a camminare da soli, a prendere coscienza del proprio percorso, che a volte non combacia con le aspettative della famiglia. Bisogna capire quali scelte sono le proprie e quali quelle degli altri. Spesso non si è compresi e si possono creare fratture, incomprensioni. Una grande prova di coraggio per trovare se stessi, la propria identità e la propria strada.
Giulia (Sara Serraiocco) è testimone di Geova e le è stato insegnato che esiste una sola verità, quella religiosa. Chi non la comprende, può solo fuorviare, creare caos, trascinare “nel mondo”. I non credenti sono appunto “gli uomini del mondo” e bisogna proteggersi da loro, per questo le regole sono tante. Sono come una corazza che difende, ma isola anche, impedisce di conoscere e fare esperienza del mondo. CONTINUA A LEGGERE LA NOSTRA RECENSIONE