Claudio Amendola e la rivelazione shock: “sono stato dipendente da cocaina”
Claudio Amendola ha confessato nell'intervista a Belve di essere stato dipendente dalla cocaina in passato, uscendone solo con la propria forza di volontà.
Claudio Amendola, ospite del programma Belve su Rai Due, ha svelato di essere stato dipendente dalla cocaina in passato, uscendone per amore e senso di responsabilità nei confronti dei figli. Il fondo – ha poi proseguito – lo si raggiunge quando ci si rende conto di aver mancato di lucidità in cui serviva averla. La consapevolezza di aver combinato casini ti spinge a darti una regolata. E combattere i demoni personali. A precisa domanda della conduttrice, Francesca Fagnani, Claudio Amendola ha risposto di esserne uscito completamente da solo. La presa di coscienza e il carattere sono stati, dunque, decisivi nel rimettersi in carreggiata.
Claudio Amendola e quel demone chiamato cocaina
Nel prosieguo, Claudio Amendola ha ripercorso la fine della storica relazione con la collega Francesca Neri. In passato hanno provato dolore, ma ora non più. Rimane, piuttosto, un senso di rammarico poiché non hanno avuto la capacità di risolvere le incomprensioni e di portare avanti la storia.
Entrando nello specifico della carriera sul set, la Fagnani ha fatto presente a Claudio Amendola come abbia costruito le proprie fortune professionali sull’archetipo del coatto. E lui ha ammesso che, sì, nelle prime esperienze vi faceva parecchio affidamento. Poi quando tornava a casa i genitori lo riprendevano.
Proviene, infatti, da una famiglia di artisti. A ogni modo, anche lui ha conosciuto la strada e da ragazzino è persino stato a Regina Coeli. All’età di 19 anni venne sbattuto in cella per una bravata: un “succhio di benzina”. Comunque, col senno di oggi Claudio Amendola crede gli sia servita da lezione.
Per quanto riguarda cosa lascerà ai posteri, l’interprete ha indicato Vacanze di Natale e I Cesaroni. Dunque, ha mandato una stoccata al salotto: non intrattiene rapporti, non va ai red carpet, e ciò avrebbe provocato dello snobismo nei suoi confronti. C’è stato infine spazio anche per la commozione, definendo la nascita prematura (a cinque mesi e mezzo) della figlia Alessia come la gioia più grande.