Claudio Amendola e il racconto dell’infarto: “Ho rischiato di morire, non fumate”
Claudio Amendola, l'infarto e l'amore per la vita. L'attore ha rivelato nel dettaglio cosa accadde quel giorno e com'è cambiata la sua vita
Claudio Amendola nel 2017 ha rischiato di morire. L’amatissimo attore, vincitore del premio come miglior attore non protagonista ai Nastri d’Argento per il film Noi e la Giulia e del David di Donatello come migliore attore non protagonista del film Un’altra vita con Silvio Orlando e Antonello Fassari, tempo fa a Verissimo si è lasciato andare in un racconto che ha commosso il pubblico. Il figlio di Ferruccio Amendola ha detto che l’infarto gli ha fatto amare la vita.
Claudio Amendola: “È stata un’esperienza meravigliosa perché dopo, quando tutto è fuori pericolo, ti rendi conto veramente del valore della vita”
Claudio Amendola, ospite a Verissimo, ha raccontato quanto quell’esperienza gli abbia fatto apprezzare la vita, spronandolo a smettere di fumare: “Avevo dei dolori strani, respiravo a fatica e nel giro di 7 minuti sono andato in ospedale e stavo sotto l’elettrocardiogramma. È stata un’esperienza meravigliosa perché dopo quando tutto è fuori pericolo, ti rendi conto veramente del valore della vita e delle cose che uno ha ed è stato come un secchio d’acqua gelata. Ho smesso di fumare, è cambiata radicalmente la mia vita, il medico adesso mi dice ‘stai da Dio, ora non sei più a rischio, prima con quello che bevevi, mangiavi e con la sedentarietà eri molto a rischio’. Dopo la notte passata in ospedale, il giorno seguente ho firmato per tornare a casa mentre Francesca voleva restassi, però appena sono stato in mano ai medici sono stato tranquillo, non mi sono preoccupato di morire perché ero in buone mani. La saluta va coltivata, bisogna mangiare meglio, muoverci di più, non fumate, io ho fumato da quando avevi 8 anni”. Subito dopo l’infarto è tornato a lavorare sul set con tutte le attenzioni del caso, come ha raccontato in un’intervista al settimanale Di Più Tv. “Ho fatto tutto quello che il regista Marco Pontecorvo mi ha chiesto, facendo attenzione a non sforzarmi troppo”.