Clint Eastwood e quella volta che licenziò il regista di un western per essersi opposto a lui (e cambiò Hollywood per sempre)

Da allora esiste una regola che impedisce a chiunque di fare la stessa cosa di Eastwood in questo acclamato film western.

Nonostante i suoi 94 anni, Clint Eastwood continua instancabilmente a lavorare e sembra già alla ricerca del suo prossimo progetto. Nel frattempo, il pubblico può andare in sala a vedere il suo ultimo film, Giurato numero 2. Tuttavia, vale la pena tornare indietro nel tempo, a uno dei suoi capolavori che risale a quasi 50 anni fa: Il texano dagli occhi di ghiaccio (The Outlaw Josey Wales), considerato una delle opere più iconiche della carriera di Eastwood. Non a caso, il regista lo ha inserito tra i sei film preferiti della sua filmografia.

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Uscito nel 1976, il film è tratto dal romanzo di Forrest Carter, pubblicato quattro anni prima. Eastwood rimase talmente colpito dal libro che acquistò personalmente i diritti per realizzarne un adattamento cinematografico. Sebbene avesse già esordito come regista, inizialmente decise di affidare la direzione del film a Philip Kaufman. Tuttavia, il rapporto tra i due si deteriorò rapidamente.

Le tensioni nacquero in parte dal casting di Sondra Locke, voluto fortemente da Eastwood, ma soprattutto dal fatto che Kaufman nutriva riserve sul contenuto politico del romanzo. Riteneva infatti che il libro avesse toni apertamente estremisti, come raccontò lo stesso regista de L’invasione degli ultracorpi in un’intervista che risale al 2001:

“Definirlo fascista è una semplificazione, ma la prima volta che l’ho letto ho pensato: ‘Questo libro sembra scritto da un fanatico fascista’. Il suo odio verso il governo era esasperato. Credevo fosse necessario attenuare fortemente quegli elementi nella sceneggiatura. Ma Clint non era d’accordo, ed era il suo film.”

Kaufman non era del tutto lontano dalla verità. Forrest Carter si rivelò essere lo pseudonimo di Asa Earl Carter, un attivista politico segregazionista e membro del Ku Klux Klan. Questa scoperta avvenne solo più tardi, durante la campagna promozionale del film. Nonostante le controversie, Eastwood volle mantenere intatti gli elementi politici del romanzo. Di conseguenza, licenziò Kaufman e decise di dirigere personalmente il progetto.

Alla sua uscita, Il texano dagli occhi di ghiaccio fu accolto con grande entusiasmo dalla critica e ottenne un enorme successo al botteghino. Negli Stati Uniti il film incassò quasi 32 milioni di dollari a fronte di un budget inferiore ai 4 milioni, consolidando ulteriormente il controllo creativo di Eastwood. Tuttavia, la sua decisione di assumere il ruolo di regista dopo aver licenziato Kaufman non passò inosservata a Hollywood.

La Directors Guild of America (DGA), il sindacato dei registi, aprì un’indagine e multò Eastwood per 60.000 dollari dopo il suo rifiuto di tornare sui propri passi. Inoltre, l’incidente portò alla creazione della cosiddetta “Eastwood Rule”, una norma che vieta a un attore o produttore di licenziare un regista e successivamente assumere quel ruolo.

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