Codex: ecco il corto realizzato in quarantena dagli studenti della LUC
Per la realizzazione di Codex, gli studenti dell'università romana sono stati guidati a distanza dai loro docenti.
Un gruppo di giovani apprendisti registi della LUC (Libera Università del Cinema) ha dato vita a Codex, un cortometraggio realizzato durante il lockdown
L’emergenza Coronavirus ha paralizzato per oltre due mesi le produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali, ma non ha certo bloccato la fantasia e la voglia di imparare dei ragazzi che hanno dato vita a Codex. Stiamo parlando di un cortometraggio realizzato da un gruppo di apprendisti registi a cui è stata data la possibilità di imparare i segreti del mestiere anche se costretti a rimanere in casa. Sono stati quindi gli studenti della LUC (Libera Università del Cinema), situata a Roma, ad occuparsi delle riprese, della recitazione e del montaggio, tutto attraverso la guida a distanza dei loro docenti, avvenuta tramite videoconferenza.
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Il cortometraggio è stato così annunciato con orgoglio dall’Università:
Codex è il risultato dello sforzo di una scuola di cinema che ha saputo reinventarsi anche nell’emergenza per continuare ad offrire ai suoi studenti una formazione di alto livello. Il corto ha richiesto una completa revisione della metodologia di lavoro sul set. La LUC ha prodotto una sceneggiatura originale in cui l’azione dei personaggi si svolgeva in luoghi separati. Guidato a distanza dai docenti, ogni studente ha allestito un set nella propria abitazione, ne ha curato l’illuminazione e la scenografia, ha gestito le riprese con i mezzi tecnici che aveva a disposizione, ed ha interpretato le proprie scene. Il montaggio ha quindi restituito il senso del racconto e dell’azione collettiva.