Coronavirus: una psicologa spiega perché è meglio guardare Contagion che i TG

La direttrice del Media Psychology Research Center ha spiegato il motivo per cui le persone dovrebbero guardare Contagion e non i notiziari.

La psicologa Pamela Rutledge ha spiegato il fenomeno del grande successo di Contagion durante l’attuale quarantena per il Coronavirus

Non è ormai una notizia che Contagion, il film del 2011 diretto da Steven Soderbergh, è tornato popolare durante la pandemia di COVID-19 e la conseguente quarantena. Tra il film e la realtà che stiamo ormai vivendo da due mesi ci sono diverse analogia che hanno spinto in molti a riguardarlo o a recuperarlo.

Coronavirus; cinematographe.it

Coronavirus: una psicologa spiega perché è meglio guardare Contagion che i TG

La dottoressa Pamela Rutledge, direttrice del Media Psychology Research Center, ha spiegato il fenomeno alla base della visione di film come Contagion, e come sia più salutare che guardare i vari notiziari.

Ci fa sentire che non siamo soli e che c’è una soluzione a storie come queste, così da poter dar sfogo alla nostra ansia. Che si tratti di film sugli Zombie o Contagion, qualsiasi thriller gioca sull’ansia e la paura, ma che alla fine vengono risolti. I film sono ormai una presenza costante nella vita di ognuno di noi. C’è una paura collettiva oggi per l’inconoscibilità del virus che ci obbliga a rivolgerci ad uno schermo per trovare delle risposte o avere un po’ di conforto. Ci sono delle ricerche sull’impatto di una quarantena, altre sull’impatto di una crisi sulla società, ma non ci sono ricerche su una pandemia al di fuori della Spagnola. Al momento, non sappiamo cosa tutti questi fattori messi insieme possano creare, ma quello che è certo è che stiamo affrontando un trauma. Data l’inevitabile raffica di notizie terribili nei vari telegiornali, preferirei che le persone guardassero Contagion e Netflix per tutto il giorno. Guardare cose che possa farti sentire parte di una comunità.