Così Heath Ledger si è reso irriconoscibile in Joker. La trasformazione dell’attore negli anni in 7 foto
La trasformazione di Heath Ledger e la creazione del Joker de Il cavaliere oscuro
Heath Ledger, attore e regista australiano, noto per film di successo come Il destino di un cavaliere, I segreti di Brokeback Mountain e Il cavaliere oscuro, secondo capitolo della trilogia di Batman diretta da Christopher Nolan, ha dato vita a uno dei Joker rimasti più iconici nella Storia del Cinema. Scomparso il 22 gennaio del 2008 all’età di 28 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del Cinema, è attualmente il secondo attore australiano ad aver ricevuto l’Academy Award come Miglior attore non protagonista dopo la sua morte. L’improvvisa e prematura morte dell’attore è avvenuta alcuni mesi prima dell’uscita di uno dei film dove ha interpretato uno dei suoi ruoli più celebri, che lui stesso definì “il più divertente ed emozionante che abbia mai avuto e che probabilmente potrò mai avere, anche per la libertà creativa che mi è stata lasciata da Nolan“. Ecco com’è cambiato l’attore negli anni.
La trasformazione di Heath Ledger
Abbandonata la scuola a 16 anni e trasferitosi insieme ad un amico a Sidney per inseguire la carriera cinematografica, ottenne ruoli in serie tv e sul grande schermo, tra cui la commedia romantica 10 cose che odio di te, con nel cast anche dei giovanissimi Joseph Gordon-Levitt e Julia Styles. La svolta per l’attore arrivò nel 2000 e 2001 quando partecipò a film come Il patriota e Il destino di un cavaliere, che gli diedero popolarità in tutto il mondo. Dopo alcuni film non particolarmente apprezzati da pubblico e critica nel 2003 recitò in La setta dei dannati e nel 2005 partecipò alla 63ª Mostra del Cinema di Venezia con 3 film, record come attore più proiettato per quell’edizione.
I film presentati erano I fratelli Grimm e l’incantevole strega, Casanova e I segreti di Brokeback Mountain. Dopo altre ottime pellicole dove Heath Ledger recitò nei ruoli più disparati, per sua scelta personale di non rimanere ancorato a un unico personaggio e per far lavorare liberamente la sua creatività e amore per la recitazione, arrivò nel 2006 la volta de Il cavaliere oscuro, e poco prima della sua scomparsa, l’attore era anche impegnato in Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo.
Il lavoro sul Joker di Il cavaliere oscuro
La preparazione di Heath Ledger per il ruolo di Joker ha invaso il web ed è stata più volte raccontata, anche grazie alla personale documentazione dell’attore che ha annotato tutto il suo lavoro su un diario. Ledger trascorse 6 settimane chiuso in una stanza d’albergo, dopo aver visto Batman Begins, aveva avuto idea di quale fosse il mondo nel quale Joker avrebbe agito, e si concentrò su quattro elementi fondamentali: la postura, la camminata, la voce e la risata. Su consiglio di Nolan lesse Arancia meccanica di Anthony Burgess e studiò i dipinti di Francis Bacon, prendendo ispirazione da The Killing Joke e Arkham Asylum, basandosi su personaggi come quelli di Sid Vicious.
“Era determinato“, dichiarò Christopher Nolan. “Lui stesso mi aveva detto che molto spesso lasciava passare del tempo tra un set e un altro per poter interpretare un personaggio quando la recitazione gli mancava davvero, quando sentiva il bisogno e desiderio di calarsi nuovamente in un personaggio e vivere un set. E aveva tutto questo quando ha iniziato a prepararsi per Joker“. Il metodo utilizzato da Heath Ledger era il così detto method acting. Questo metodo si compone di una serie di tecniche che addestrano gli attori a perdersi nei propri ruoli, attraverso la memoria affettiva o il richiamo emotivo; si impara cioè a ricreare nella propria memoria le circostanze di un’esperienza simile a quella che si deve trasportare sullo schermo. Si tratta di rivivere un ricordo per far sì che quella specifica emozione sia visibile e percepibile nella recitazione dell’attore.
Ledger, scelto ancor prima che la sceneggiatura venisse scritta, ha passato molto tempo a cercare di capire davvero il personaggio di Joker, ancor prima di isolarsi. L’attore ha raccontato di aver lavorato molto sulla voce, doveva entrare nel regno di uno psicopatico che non aveva alcuna coscienza delle proprie azioni. “Si tratta davvero di uno psicopatico senza alcuna coscienza delle sue azioni, un sociopatico assoluto, un assassino di massa a sangue freddo, con zero empatia“, dichiarò Heath Ledger in un’intervista. Quando sono iniziate le riprese, Ledger sarebbe stato sul set sempre con indosso il costume e il trucco, ma alcuni membri della troupe raccontarono di come entrasse nel personaggio solo quando si girava.
Il truccatore John Caglione durante un’intervista di Movie Geeks United del 2012 raccontò che Heath Ledger andava in skateboard, fumava molte sigarette e si divertiva durante i momenti di pausa, quando poi si iniziava a girare, c’era il suo diario pronto per far emergere il personaggio. Lo stesso attore ha raccontato dei problemi di sonno avuti quando si è immerso totalmente nel film. Nel 2007, durante le riprese, l’attore ha dichiarato che dormiva in media due ore a notte “non riuscivo a smettere di pensare. Il mio corpo era esausto, ma la mia mente stava ancora lavorando, era attiva“.
I suoi stessi co-protagonisti ne sono rimasti impressionati: Michael Caine ne fu così spaventato che dimenticò le battute e Christian Bale, raccontò al The Guardian: “Ledger rischiava di rovinare tutti i miei piani. Ho pensato davvero che il suo personaggio fosse molto più interessante del mio e di quello che stavo facendo” ha poi aggiunto ridendo. L’interpretazione del Joker di Heath Ledger è stata effettivamente una delle migliori mai viste. La stessa popolarità e successo del secondo capitolo della trilogia di Nolan è dovuta anche al suo personaggio, a detta di pubblico e critica, uno dei più spaventosi, tormentati e riusciti di sempre.