Daniel Radcliffe su Harry Potter: “A volte mi imbarazzo nel rivedermi”
Non è restio a criticarsi, Daniel Radcliffe, che a volte fatica a vedere le sue prove da attore nei vari capitoli di Harry Potter.
Quando gli capita di vedere un film di Harry Potter, Daniel Radcliffe non può fare a meno di imbarazzarsi di fronte ad alcune scene che lo vedono protagonista
Daniel Radcliffe rimarrà per molti il giovane occhialuto marchiato da una cicatrice a forma di saetta protagonista della serie di Harry Potter, che tanta fortuna ha dato all’attore inglese, lanciando la sua carriera. Molti anni sono passati da quando la star era impegnata a studiare nelle aule di Hogwarts, tentando di sventare la minaccia rappresentata da Lord Voldemort; da quanto quella pagina della sua vita è terminata, l’interprete ha continuato a inanellare performance molto diverse fra loro, ma difficilmente l’immagine del maghetto lo abbandonerà mai.
Di questo, Daniel Radcliffe è consapevole e, anzi, sottolinea spesso come sia grato di aver avuto una simile occasione, entrando nel cuore di tante persone in giro per il mondo. Da attore sempre desideroso di migliorare e molto autocritico, tuttavia, Radcliffe non può fare a meno di ripensare a quegli anni con un certo disagio. Ogni qualvolta, infatti, gli capita di rivedere scene dalla saga di Harry Potter, l’interprete prova imbarazzo quando, in determinati momenti, ritiene che la sua prova recitativa non sia all’altezza.
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“Sono profondamente imbarazzato da parte della mia recitazione, ovviamente” ha dichiarato ridendo Daniel Radcliffe ai microfoni di Digital Spy, continuando: “Però sì, è come chiedere: ‘Cosa ne pensi dei tuoi anni da adolescente?’ È un insieme di così tante cose che è quasi impossibile indicare un unico sentimento.” Nel corso dell’intervista, la star ha anche ammesso come sia difficile separare la sua relazione con Harry Potter da quella con la sua carriera cinematografica nell’insieme. In ogni caso, Radcliffe non può che dirsi “incredibilmente grato” per quell’esperienza, che gli ha consentito di capire cosa volesse fare con il resto della sua vita già in tenera età.