David Leitch spiega l’approccio ai viaggi temporali in Deadpool 2
Il regista di Deadpool 2, David Leitch, e gli sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick, hanno parlato del tema dei viaggi temporali che sono stati introdotti nel sequel, Scopriamo come sono stati costruiti e che approccio è stato utilizzato nello specifico.
Il Cable di Josh Brolin è il mutante che introduce la tematica dei viaggi temporali in Deadpool 2, ma scopriamo come il regista David Leitch si sia approcciato a questo aspetto
David Leitch, noto per aver diretto precedentemente John Wick e Atomica Bionda, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Comicbook.com, parlando dell’elemento innovativo di Deadpool 2. A quanto pare, il regista non vuole che venga fatto un dibattito pedante sulla sua pellicola, riguardo a come funzionano realmente i viaggi nel tempo.
“Cerchiamo di creare delle regole molto semplici“, afferma Leitch. “La storia principale era quella emotiva tra Deadpool e il ragazzo, tra Deadpool e Vanessa. I viaggi nel tempo, in qualche modo, danno sempre dei problemi, per cui abbiamo cercato di stabilire alcune semplici norme: una possibilità per arrivare nel presente e una per tornare nel futuro. Questo è tutto, ma ovviamente ha portato a enormi domande“.
Gli sceneggiatori di Deadpool 2, Rhett Reese e Paul Wernick, hanno espresso un’opinione simile in una intervista separata sempre a Comicbook.com: “Beh il nostro approccio ricordava bene quella famosa battuta di Looper, dove Bruce Willis dice: ‘I viaggi nel tempo sono una s********. Non hanno molto senso, ma falli comunque'” dice Reese. “Lo dice al se stesso più giovane nel film“.
“Non volevamo dilungarci troppo sull’elemento del viaggio nel tempo. So che è un momento chiave della trama del film, ma per noi il film era qualcosa che si concentrava maggiormente sul personaggio, la personalità, l’avventura ecc,” ha continuato Rhett . “Possono diventare caotici. Noi abbiamo cercato di renderli in modo più semplice e chiaro possibile“.