David Lynch, l’omaggio del Festival di Cannes a questo artista “unico e visionario”

Cannes rende omaggio a David Lynch, maestro del cinema visionario scomparso a 78 anni a causa di una malattia.

Il Festival di Cannes ha reso un tributo speciale a David Lynch, regista iconico e presenza abituale della manifestazione, che si è spento all’età di 78 anni. Lynch aveva vinto la Palma d’Oro nel 1990 per Cuore Selvaggio e presieduto la giuria del festival nel 2002, lasciando un segno indelebile nella storia del cinema. “Con infinita tristezza apprendiamo della scomparsa di David Lynch, un artista unico e visionario, il cui lavoro ha influenzato il cinema come pochi altri”, ha dichiarato il Festival di Cannes in un comunicato ufficiale. “Vincitore della Palma d’Oro nel 1990 e del Prix de la mise en scène nel 2001 per Mulholland Drive, Lynch ha presieduto con eleganza la giuria nel 2002. Lascia dietro di sé un corpus di opere raro e senza tempo, che continueranno a ispirare generazioni di cineasti e amanti del cinema.”

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David Lynch e Cannes: una lunga storia d’amore

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Lynch fece il suo debutto a Cannes con Cuore Selvaggio, trionfando sulla concorrenza di registi del calibro di Clint Eastwood (Cacciatore bianco, cuore nero), Ken Loach (L’agenda nascosta) e Jean-Luc Godard (Nouvelle Vague). Successivamente, partecipò più volte al Concorso principale con pellicole come Twin Peaks: Fuoco cammina con me (1992), Una storia vera (1999) e Mulholland Drive (2001), per cui vinse il premio per la miglior regia, condiviso con Joel Coen per L’uomo che non c’era. Nel 2002, Lynch tornò a Cannes come presidente di giuria, affiancato da personalità come Sharon Stone, Michelle Yeoh e Walter Salles. Durante quell’edizione, la giuria assegnò la Palma d’Oro a Il pianista di Roman Polanski, il Gran Premio della Giuria a Aki Kaurismäki per L’uomo con un passato e il Premio della Giuria a Elia Suleiman per Intervento divino. Nel 2007, in occasione del 60° anniversario del festival, Lynch contribuì al progetto antologico A ciascuno il suo cinema, in cui 34 registi celebrarono la magia del cinema. Anche se il suo cortometraggio Absurda non fu completato in tempo per la raccolta, venne proiettato come introduzione al film di apertura di Wong Kar-wai, My Blueberry Nights. Dieci anni dopo, Lynch tornò a Cannes per la 70ª edizione, partecipando a una proiezione speciale dedicata al reboot di Twin Peaks, uno dei suoi lavori più celebri.

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Anche altri festival internazionali hanno reso omaggio al regista. La Mostra del Cinema di Venezia, che nel 2006 gli conferì il Leone d’Oro alla carriera, ha ricordato Lynch come “uno degli autori che più hanno influenzato il cinema d’autore contemporaneo, grazie al suo stile personale e visionario e alla costante esplorazione dei limiti della forma cinematografica.” Oltre a Cannes, il talento di Lynch fu valorizzato anche dall’Avoriaz Fantastic Film Festival, che si svolse nelle Alpi francesi dal 1973 al 1993. Il suo film d’esordio, Eraserhead, venne selezionato nel 1978, mentre i successivi The Elephant Man e Velluto Blu vinsero il Gran Premio rispettivamente nel 1981 e nel 1987.

Fonte: Deadline