Denis Villeneuve parla del rischio che fu Blade Runner 2049: “un modo poetico per mettere fine alla mia carriera”
Il noto cineasta canadese riflette sulla paura e sul rischio che fu realizzare il sequel di Blade Runner di Ridley Scott.
Denis Villeneuve, il celebre regista canadese che sta conquistando Hoollywood con Dune, nel corso di un evento al BFI London Film Festival ha avuto modo di parlare della sua carriera e della realizzazione di Dune: Parte 2. Nel corso della conversazione con l’attore Brett Goldstein, il cineasta ha riflettutto su uno dei sequel più rischiosi nella storia del cinema, il suo Blade Runner 2049 (2017), flop al botteghino ma di grande successo tra critica e cinefili.
Denis Villeneuve considera Blade Runner 2049 il film più rischioso della sua carriera
Presente al Festival londinese per promuovere ed esplorare il suo successo ad Hollywood e il difficile adattamento di Dune: Parte 2, Villeneuve ha anche avuto modo di riflettere sulla sua carriera e sulle difficoltà di accettare di realizzare il sequel di uno dei film più conosciuti della storia del cinema: Blade Runner di Ridley Scott. Il noto cineasta ha ammesso di considerare Blade Runner 2049 in assoluto il suo film “più rischioso” assieme a Polytechnique (2009). Considerato come il nuovo maestro del cinema di fantascienza, Villeneuve ha svelato sulla decisione di realizzare BR2049: “Ho rifiutato vari film di fantascienza, grandi film, perché non ero avido… ma dopo Sicario, sentivo di poter essere in grado di affrontare un progetto di tale portata.”
Villeneuve parlando del film ha poi aggiunto: “Mi ero detto, ‘ok, se faccio un film grande di fantascienza, e se rischio tutto, allora è splendido’. Fare il sequel di uno dei capolavori di Ridley Scott è stata probabilmente la peggior idea che io abbia mai avuto. Poter realizzare il sequel del mio film preferito è un modo poetico per mettere fine alla mia carriera. Ho pensato che fosse molto romantico.”
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