Disney più attenta ai dipendenti LGBTQ+ secondo la Human Rights Campaign
La casa di Topolino avrebbe intrapreso azioni concrete a favore della comunità LGBTQ+.
A inizio anno la Disney era finita al centro di numerose critiche in Florida per non aver preso le distanze dalla cosiddetta ‘Don’t Say Gay Bill’, una legge che proibisce di discutere di orientamento sessuale e di identità di genere nelle scuole. Inoltre, parte delle critiche era dovuta al fatto che la Disney appoggiava economicamente alcuni dei politici a favore della legge. Appena scoppiato l’incendio, la casa di Topolino era subito corsa ai ripari rilasciando un comunicato a favore della comunità LGBTQ+ e lo stesso CEO Bob Chapek aveva rivolto personalmente le proprie scuse ai dipendenti che si erano sentiti offesi dalla posizione dell’azienda. A quanto pare, però, la Disney ha voluto dimostrare la propria attenzione verso la comunità LGBTQ+ anche attraverso delle mosse concrete, come interrompere le donazioni politiche in Florida e rivolgendole invece a un’associazione che si occupa di diritti umani, la Human Rights Campaign.
Disney, il comunicato della Human Rights Campaign
È stata la portavoce della Human Rights Campaign Elizabeth Bibi a svelare il rapporto dell’associazione con la casa di Topolino: “Stiamo avendo delle conversazioni molto produttive con la Disney riguardo all’impatto di leggi e di politiche anti-LGBTQ+ e relative a ciò che loro possono fare per aiutare la nostra comunità – nello specifico, ciò che possono fare per rendere il mondo più sicuro e più accogliente per le persone LGBTQ+. La Disney è rimasta ferma nei suoi impegni verso la nostra comunità e l’azienda ha intrapreso azioni concrete per soddisfare i bisogni dei suoi dipendenti e per appoggiare i loro valori di diversità, uguaglianza e inclusione“. Ricordiamo che subito dopo le pubbliche scuse rivolte alla comunità LGBTQ+ la Disney aveva fatto una donazione di 5 milioni di dollari alla Human Right Campaign e ad altre associazioni che si occupano di diritti civili. Donazioni che però erano state rifiutate anche dalla stessa HRC, almeno finché la Casa di Topolino non avesse intrapreso delle azioni più serie in difesa della comunità LGBTQ+. A quanto pare quel momento ora è arrivato.