Dogman: le prime due clip del film di Matteo Garrone
Uscirà nelle sale italiane il prossimo 17 maggio Dogman, il nuovo film diretto da Matteo Garrone, ispirato al celebre fatto di cronaca nera con protagonista il tolettatore Pietro De Negri che sconvolse Roma alla fine degli anni Ottanta
Matteo Garrone torna al cinema con Dogman: scopriamo insieme qualcosa di più con le prime due clip del film
Dopo i successi di Gomorra e de Il Racconto dei Racconti, il regista Matteo Garrone torna al cinema con il suo nuovo e attesissimo film, Dogman. Questo ultimo lavoro sarà presentato in concordo alla 71° edizione del festival di Cannes.
Ispirato ai fatti di cronaca nera realmente accaduti a Roma nel 1988, Dogman racconta la storia di Marcello, un uomo semplice e debole, che è vittima del suo amico Simoncino, un criminale di piccolo calibro del quartiere:
In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove l’unica legge sembra essere quella del più forte, Marcello è un uomo piccolo e mite che divide le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di toelettatura per cani, l’amore per la figlia Sofia, e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza l’intero quartiere. Dopo l’ennesima sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta dall’esito inaspettato.
Dopo aver visto il trailer del film, scopriamo il protagonista nelle prime due clip. Nella clip dal titolo Marcello e alano, vediamo il protagonista a lavoro, mentre si prende cura di un amico a quattro zampe. Nel frattempo però fuori dalla finestra sta succedendo qualcosa.
La seconda clip invece, Marcello chiama Simoncino, ci mostra Marcello mentre cerca di attirare l’attenzione del suo amico Simone.
Dogman uscirà nelle sale italiane il prossimo 17 maggio, distribuito da 01 Distribution. Il film non vuole essere una ricostruzione fedele della vicenda che trent’anni vide protagonista il tolettatore di cani Pietro De Negri, ma è la storia di un uomo che cerca di riscattarsi da una vita piena di soprusi e umiliazioni attraverso un’azione drastica. Come però ha dichiarato lo stesso Garrone, Marcello: “si illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre uguale, e quasi indifferente.“