Dogman, Luc Besson parla del lavoro svolto con i cani per il suo nuovo film: “Una vera avventura”
Luc Besson in un 'intervista svela i retroscena del lavoro compiuto con gli animali sul set di Dogman.
Luc Besson, dopo un periodo di lunga crisi, trova finalmente il momento di gloria con l’uscita nelle sale del suo nuovo film: Dogman, che secondo chiunque abbia avuto il piacere di vederlo è uno dei capolavori assoluti del regista. Conosciuto per produzioni iconiche come Leon o Il quinto elemento, Besson ha avuto un momento di grande crisi in seguito ad alcune accuse di molestia e aggressione,
Dogman, acclamato da molti come il manifesto assoluto del suo cinema, è un vero e proprio battesimo di rinascita per questo regista che ha definito un’epoca con i suoi ruoli femminili diversi e rivoluzionari. Al centro della nuova pellicola, troviamo non solo protagonisti umani, ma anche personaggi a quattro zampe: i cani – come il titolo suggerisce – sono un elemento essenziale della narrazione. In un’intervista esclusiva rilasciata Movie Player, l’artista ha raccontato com’è stato lavorare con il migliore amico dell’uomo, definendone le difficoltà ma anche la bellezza.
Dogman, Luc Besson parla del lavoro svolto con i cani sul set del film
Il film con protagonista Caleb Landry Jones prodotto da Lucky Red è uscito nelle sale il 12 ottobre 2023, con plauso del pubblico e della critica. Un vero e proprio manifesto del cinema di Besson, ha sicuramente sancito il suo ritorno nell’Olimpo dei registi europei ed internazionali. In una intervista esclusiva che ha preceduto e presentato l’uscita del film in sala, l’artista ha raccontato i retroscena del lavorare con i cani: un’esperienza difficile ma meravigliosa a sua detta.
“Sembra facile quando guardi il film ed è un bene, vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro.” afferma il regista, continuando: “Anche se sei un buon marinaio, il mare è sempre un mistero e non sai mai quello che ti aspetta. Ed è lo stesso con oltre cento cani al lavoro, non sai mai se otterrai quello che vorresti: ti alzi la mattina e non sai come sarà, devi solo imparare ad affrontarlo e organizzare le situazioni in modo da avere piccoli miracoli.” Tuttavia, i cani protagonisti di Dogman, che potevano rivelarsi una complicazione, si sono rivelati degli ottimi attori. “Ho provato a prepararmi a lungo,” ha spiegato Besson, “ma alla fine non si può chiedere a un cane di fare qualcosa di specifico. È difficile.”
Il processo è stato descritto cosi: ““Ogni giorno io e Caleb incontravamo il branco di un’ottantina di cani e passavamo quasi un’ora insieme. Alcuni erano più affettuosi di altri, alcuni andavano più da Caleb, altri più da me, e abbiamo cercato di guidare queste tendenze. Abbiamo cercato di capire quali fossero più in sintonia con Caleb, quali avessero un miglior rapporto tra loro“. Non semplice, dunque, ma certamente molto soddisfacente nel suo risultato finale.