Don’t Die: L’uomo che vuole vivere per sempre – di cosa parla il controverso documentario Netflix?

Già noto per opere come Tiger King e Fyre, Chris Smith torna a offrire storie straordinarie e controverse con il suo nuovo documentario, Don’t Die: L’uomo che vuole vivere per sempre ( titolo originale: Don’t Die: The Man Who Wants to Live Forever). In questa produzione, Smith esplora la paura della morte e la lotta contro l’invecchiamento, concentrandosi sul caso di Bryan Johnson, un miliardario imprenditore che ha deciso di sfidare le leggi della biologia. La sua missione? Vivere fino a 200 anni, attraverso tecnologie all’avanguardia e approcci radicali alla salute.

La missione di Bryan Johnson racconta in Don’t Die: L’uomo che voleva vivere per sempre

Don’t Die offre uno sguardo ravvicinato alla vita dell’uomo. Oltre a soffermarsi sui successi imprenditoriali, ne analizza il lato pionieristico nel campo dell’anti-invecchiamento. Dotato di una grande ambizione, il protagonista punta a sfidare la scienza con un massiccio investimento di risorse finanziarie e tempo. Sperimenta con il proprio corpo, affinché diventi una sorta di laboratorio vivente in cui un’equipe di specialisti testa trattamenti e metodi innovativi.

Chris Smith ha spiegato a Tudum di aver avuto l’ispirazione da un articolo che parlava di un uomo pronto a spendere 2 milioni di dollari l’anno per ringiovanire fisicamente. Quella lettura lo ha spinto a intraprendere un viaggio di un anno, sulle tracce di Bryan Johnson. In questo periodo, il regista ha intervistato esperti in tutto il mondo per capire meglio il piano di una persona fuori dal comune e in che modo la sua ricerca possa influire sulle generazioni future.

Don’t Die affronta temi universali, quali la paura della morte e il significato dell’invecchiamento. Affronta i limiti biologici dell’essere umano e, al tempo stesso, racconta le ultime tecnologie per l’allungamento della vita.

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