Dont’ Look Up: l’assurda intervista sul surriscaldamento globale diventa realtà [VIDEO]
Una scena del film distopico Netflix con Leonardo DiCaprio è appena divenuta (una triste) realtà
Non è un segreto che il film distopico Netflix di Adam McKay Dont’ Look Up sia un fin troppo vero ammonimento verso il cambiamento climatico. Nel film, gli scienziati interpretati da Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence cercano di avvertire la popolazione dell’arrivo di una cometa, in rotta di collisione con la Terra. Don’t Look Up è una chiara satira dei tentativi dell’umanità di affrontare la crisi climatica, con il Randall Mindy di DiCaprio e la Kate Dibiasky di Lawrence che lottano per convincere il governo americano a reagire in modo appropriato alla minaccia in arrivo. Come da aspettative, i due verranno presi sul serio troppo tardi, con conseguenze disastrose.
Una scena del film distopico Netflix Don’t Look Up è appena divenuta (una triste) realtà
Nel film è presente una scena in cui i due protagonisti partecipano a un talk show condotto da Cate Blanchett e Tyler Perry. L’intervista non va esattamente a gonfie vele, con i conduttori che preferiscono parlare di “notizie positive”, piuttosto che affrontare una cosa come la fine del mondo. Il personaggio di DiCaprio poi si arrabbia e inizia a urlare contro gli intervistatori, il tutto in diretta TV. Questa scena è tristemente identica a una che sta facendo il giro del web in queste ultime ore, in cui si vedono le conduttrici di un canale di news inglese che intervistano un meteorologo sull’assurda ondata di caldo che sta attraversando l’Europa.
La clip dal telegiornale britannico GB News è stata successivamente messa a confronto (e pubblicata su Twitter da Jānis Lācis) con quella tratta da Dont’ Look Up. La clip presenta lo sfogo rabbioso di Dibiaski, seguito dal meteorologo britannico che avverte che l’ondata di caldo sarà “brutale” e che provocherà una serie di morti. Una delle conduttrici interrompe il meteorologo, spiegando che preferirebbe che si dimostrasse “felice per il bel tempo”, aggiungendo che i meteorologi sono sempre troppo “fatalisti”.