Dune: si riaccende la speranza dell’uscita al cinema
Secondo Deadline, la soluzione alla lotta tra Legendary Pictures e Warner Bros. potrebbe essere che Dune ritorni a una modalità di rilascio tradizionale, esclusivamente cinematografica.
Il vaccino per il Covid-19 potrebbe essere la svolta anche per vedere Dune di Denis Villeneuve nelle sale cinematografiche
All’inizio di dicembre, la Warner Bros. ha sconvolto l’industria cinematografica quando ha annunciato che l’intera lista dei film per il 2021 avrebbe seguito il modello stabilito con l’imminente uscita di Wonder Woman 1984, rilasciando i film del prossimo anno al cinema e su HBO Max lo stesso giorno. Questo annuncio ha suscitato molte polemiche e anche una potenziale azione legale in quanto Legendary Pictures, lo studio di produzione dietro Dune e Godzilla vs Kong, secondo quanto riferito, sta prendendo in considerazione di intentare una causa, per tale decisione. Ora, un nuovo rapporto suggerisce che è possibile che Dune possa tornare a una versione cinematografica tradizionale per preservare il suo potenziale di franchise.
Secondo Deadline, la soluzione alla lotta tra Legendary Pictures e Warner Bros. potrebbe essere che Dune ritorni a una modalità di rilascio tradizionale, esclusivamente cinematografica. Con il film attualmente fissato in arrivo il 1° ottobre 2021, l’idea è che con i vaccini COVID-19, che dovrebbero essere distribuiti alla popolazione generale entro la tarda primavera del prossimo anno, l’immunità di gregge potrebbe essere raggiunta, rendendo teoricamente più sicuro il ritorno nelle sale e, quindi, aumentando la probabilità che il pubblico possa tornare alla normalità. Ciò non si applicherebbe all’altro film di Legendary, Godzilla vs Kong, che potrebbe rimanere con il formato di rilascio ibrido a causa della data di rilascio più vicina, il 21 maggio 2021.
Il regista di Dune Denis Villeneuve è stato molto schietto riguardo al suo disaccordo riguardo alla strategia di rilascio, essendo arrivato ad accusare HBO Max di “dirottare” la Warner Bros. Il regista ha scritto su Variety di aver appreso della decisione di rilasciare il suo film sulla piattaforma di streaming dai giornali e ha accusato la società madre di WarnerMedia, AT&T, di non amare né il cinema né il pubblico.