Dune – Parte 2, Denis Villeneuve sulle modifiche al personaggio di Zendaya: “Chani è la mia arma segreta”
Denis Villeneuve rivela perché le modifiche al personaggio di Zendaya in Dune - Parte 2 sono ancora più fedeli al cult fantascientifico di Frank Herbert.
Il personaggio di Zendaya è apparso a malapena nel primo Dune e Denis Villeneuve ha deciso di compensare concedendole molto più tempo sullo schermo in Dune – Parte 2, arrivato nelle sale la scorsa settimana e già un successo storico al box office. Certo, ha anche introdotto molti cambiamenti al suo personaggio rispetto alla versione presente nel libro di Frank Herbert, ma il regista difende tali cambiamenti, asserendo che sono stati fatti proprio per rimanere fedele all’idea originale dello scrittore.
I cambiamenti nel personaggio di Chani potrebbero non aver convinto molti fan del romanzo, ma secondo Villeneuve questi cambiamenti sono stati decisivi affinché non ci fossero errori con l’intenzione del film. “È molto importante, è fondamentale. Chani è la mia arma segreta in questo adattamento perché volevo essere fedele all’intenzione originale di Frank Herbert“, ha detto il regista a GamesRadar. “Quando uscì il primo libro, rimase molto deluso dal modo in cui le persone avevano percepito la storia e il personaggio di Paul. Voleva creare un racconto ammonitore invece di celebrare un eroe, voleva creare un antieroe”.
Ancora oggi, molti lettori e spettatori continuano a vedere Paul come un eroe venuto per salvare Arrakis. Ma Villeneuve non voleva lasciare spazio a interpretazioni errate, quindi ha usato il punto di vista di Chani per mostrarci il lato più oscuro di Paul mentre si rifiutava di accettare la profezia di Lisan al-Gaib come salvatore del suo pianeta. E, ancora, non rimanendo con l’inquadratura sul personaggio di Timothée Chalamet alla fine del film, così da poter percepire maggiormente il “tradimento” di Paul.
“Ed è per questo che ha scritto Il Messia, per correggere la percezione del primo libro. E io lo sapevo, quindi ho realizzato questo adattamento fedele a quell’idea, che era il desiderio iniziale di Frank Herbert”, ha continuato il regista. “Ho usato il personaggio di Chani, l’ho trasformata. Ho creato una distanza critica, che mi permette di avere una distanza da Paul. Dalla sua prospettiva, posso vedere più chiaramente la prova e la traiettoria di Paul.”
La terza parte di Dune è ancora appesa ad un filo e sembra che dovremo attendere ancora molto tempo per vederla, anche se Villeneuve ci sta già lavorando e sembra più che intenzionato a chiudere completamente la storia di Paul e Chani.