Dunkirk: Christopher Nolan e il cast parlano dell’esperienza sul set [Video]
Il regista Christopher Nolan e il cast di giovani attori raccontano la loro esperienza sul set del film, in uscita il 31 agosto.
Cosa c’è dietro la costruzione di Dunkirk? Dietro la storia, dentro il set, attraverso il punto di vista di chi si è calato nei soldati dell’epoca. Un mix di considerazioni e situazioni che possono sembrare scontate e semplici da realizzare e invece no, dietro ogni inquadratura e scelta attoriale si celano motivazioni ben precise. A farci immergere nella creazione di uno dei film più attesi dell’anno il regista Christopher Nolan (apprezzato per film come Interstellar, Inception, la trilogia de Il Cavaliere Oscuro) e parte del cast protagonista del war movie che in un’esclusiva featurette ci deliziano con diversi aneddoti.
Oltre a Nolan intervengono nel video anche Jack Lowden (Collins), Fionn Whitehead (Tommy), Tom Glynn-Carney (Peter), Harry Styles (Alex). Fanno parte del cast di Dunkirk, in uscita nelle sale italiane il 31 agosto, anche Aneurin Barnard, James D’Arcy, Barry Keoghan, Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance e Tom Hardy.
Il film è diretto e sceneggiato dallo stesso Christopher Nolan che si è avvalso dell’uso della tecnologia IMAX e della pellicola 65mm. Le riprese si sono svolte in Francia, Olanda, il Regno Unito e Los Angeles. La colonna sonora è di Hans Zimmer.
Dunkirk trama
DUNKIRK inizia con centinaia di migliaia di truppe britanniche ed alleate circondate dalle forze nemiche. Intrappolate sulla spiaggia con le spalle rivolte verso il mare, le truppe si trovano ad affrontare una situazione impossibile mentre il nemico si stringe intorno a loro.
La storia si sviluppa tra terra, mare ed aria. Gli Spitfire della RAF si sfidano col nemico in cielo aperto sopra la Manica in difesa degli uomini intrappolati a terra. Nel frattempo, centinaia di piccole imbarcazioni capitanate da militari e civili tentano un disperato salvataggio, mettendo a rischio le proprie vite in una corsa contro il tempo per salvare anche solo una piccola parte del proprio esercito.