Eddie Murphy spiega perché Beverly Hills Cop 3 è il peggiore della saga

Mancano solo pochi giorni alla premiere su Netflix di Un piedipiatti a Beverly Hills: Axel F, quarto capitolo della popolare saga d’azione con protagonista Eddie Murphy. La sua uscita avviene 30 anni dopo il deludente terzo capitolo, film per cui nemmeno il suo protagonista nutre particolarmente affetto. In una nuova intervista, infatti, Murphy non si fa scrupoli a elencare cosa, secondo lui, non ha funzionato in Beverly Hills Cop 3.

L’autocritica di Eddie Murphy

L’attore ne ha parlato con Screen Rant in occasione della première del film Netflix e, durante l’intervista, ha approfondito i principali problemi che aveva Beverly Hills Cop 3:

“Il motivo per cui Beverly Hills Cop 3 ha fallito è perché Taggart non è nel film, e il cattivo non è abbastanza malvagio, e Axel non aveva davvero nulla in gioco. Nel primo film, il migliore amico di Axel viene ucciso. E nella seconda, il suo capo, il Boss, viene assassinato. E nel terzo, lo zio Dave è nei guai. Ecco di cosa parla il film.”

“Questo è quando ti rendi conto che un film non funzionerà: quando hai una di quelle battute che hai visto milioni di volte e centinaia di migliaia di film hanno detto questa frase. C’era una scena in cui avevo lo zio Dave dietro e stava morendo. Stavo guidando e ho detto: “Non morirmi, amico!” Quante volte l’hai visto in un film? Quando qualcuno sta morendo, “Non morire!” Se in un film gridi: “Non morire”, significa che il film non funzionerà.”

La verità è che il pubblico ha mostrato ben poco entusiasmo per Beverly Hills Cop 3, un film molto più costoso dei suoi predecessori – il suo budget era di 70 milioni di dollari – e che ha incassato molto meno – appena 119,2 milioni in tutto il mondo. Quel flop seppellì per molti anni una saga che ora spera di ritornare in grande stile. Un piedipiatti a Beverly Hills: Axel F è in arrivo su Netflix il 3 luglio 2024.

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