Eleonora Giorgi e quella volta che rifiutò Jack Nicholson: “Un ‘no’ è qualcosa che ti devi poter permettere”
Eleonora Giorgi, sex symbol degli anni settanta, ha avuto tanti corteggiatori, tra cui Jack Nicholson. L'attrice ha rifiutato le sue avances: ecco perché!
In una lunga intervista rilasciata al settimanale Oggi, Eleonora Giorgi ha raccontato alti e bassi della sua carriera, ma anche dei retroscena davvero inaspettati sulla sua vita privata. L’attrice, sex symbol degli anni settanta, ha rivelato di aver rifiutato la corte dello scrittore Alberto Moravia, ad esempio: “Avevo 20 anni e non sapevo, a 20 anni, che si potesse stare con uno più grande. Mi sembrava un nonno, pensi la crudeltà dei giovani. Mi ha detto: “Ma che mi saluti qui?”. Io gli ho dato un bacino. A ripensarci ora ho un rimpianto, sarebbe stato interessante“. Tra i suoi “no” figura anche quello ad Alain Delon – “All’epoca i maschi mi facevano paura, quando ci provò ebbi la strizza e lo respinsi” – e soprattutto quello a Jack Nicholson!
Eleonora Giorgi e quella volta che rifiutò Jack Nicholson
Per chi non lo sapesse, nel lontano 1982, Eleonora Giorgi ebbe un breve flirt con l’attore Warren Beatty. Grazie a questa frequentazione, ha avuto la possibilità di entrare in contatto con tante star di Hollywood, tra i quali Jack Nicholson. L’attore di Shining le fece, a suo dire, delle avances molto esplicite: “Avevo avuto una storia con Warren Beatty, il vicino di casa era Jack Nicholson. Quando è venuto in Italia mi ha detto: “Vienimi a trovare in albergo”. Salgo nella sua suite, lui simpatico, ma gli dico di no. Vent’anni dopo sono a Los Angeles con il mio film da regista, lo chiamo e gli dico: “Jack, ti ricordi di me? Lo vuoi vedere il mio film?”. E lui: “I’m not interested, I just want to f*ck you“. Voleva solo avermi, ho ribattuto: ‘Jack, non si può fare’“.
Eleonora Giorgi ha poi voluto sottolineare che un “no” è un qualcosa che ogni donna deve potersi permettere. “Parlando di me, ci sono stati dei “no” che non sono stati né merito né demerito, semplicemente era la mia natura: quelli legati al sesso. Non sono mai riuscita a fare del sesso uno strumento, le direi, perfino, di conoscenza e questo lo rimpiango. Non avevo capito quanto per il maschio, al di là del suo istinto, sia uno strumento di approfondimento“.