Elle – Isabelle Huppert e quella sconvolgente lettura dello stupro: “nel film la violenza mi libera”
In un'intervista del 2016, Isabelle Huppert ha raccontato come ha vissuto la scena dello stupro nel film Elle.
Elle è un film del 2016 diretto da Paul Verhoeven e con protagonista Isabelle Huppert, presentato al Festival di Cannes dello stesso anno. Proprio grazie alla sua interpretazione da brividi, la Huppert ha vinto un Golden Globe ed è stata nominata agli Oscar come migliore attrice protagonista. Durante un’intervista con Style Magazine, l’attrice si è raccontata e raccontando la sua esperienza nel film, spiegando anche come si è sentita quando ha dovuto leggere e interpretare una scena particolare all’interno della pellicola, quella dello stupro.
Isabelle Huppert e la scena dello stupro in Elle
Durante l’intervista, prima di parlare della scena dello stupro, l’attrice ha spiegato che il film si concentra su la storia di Michèle, un’affermata business woman che “nella sua casa viene aggredita e violentata da un uomo con il volto nascosto da un passamontagna, ma quell’evento scatena una sorta di libertà in lei da ogni convenzione, smussa ogni vergogna a lei estranea, anche come figlia di un serial killer da anni in prigione. La violenza al suo corpo diventa per Michèle uno strumento di continua presa di coscienza, anche sarcasmo sui fatti della vita e sul sadomasochismo esplicito o latente di tanti rapporti umani. Ho adorato recitare diretta da Paul smentendo quanti mi dicevano che avrebbe potuto essere rischioso”.
Il regista di Basic Instinct è sempre stato considerato un po’ sopra le righe e quello che si temeva era che potesse chiedere all’attrice qualcosa di troppo forte, l’attrice rispose però dicendo: “Paul è molto colto. Considero Elle un film che spezza tante barriere, aiuta uomini e donne a cercare la propria più segreta libertà, al di là di rimpianti, sensi di colpa, convenzioni. Il film di Verhoeven per me è molto importante come donna e attrice. La donna matura che interpreto in Elle è sempre vincente, anche quando tutti pensano che sia perdente”.