Emily Blunt sbotta: “Alle donne viene chiesto di essere piacevoli e accomodanti. Agli uomini no”
"Le donne sono schiette nella realtà ma molte si auto-censurano perché spesso non ci viene dato un palcoscenico per parlare sinceramente", ha dichiarato l'attrice.
“C’era qualcosa di selvaggio e anticonformista in lei. Era un’epoca in cui alle donne venivano imposti limiti mentre loro cercano di essere perfette casalinghe. Ma Kitty era una madre e una casalinga terribile. Trascorrere il tempo dietro a un grembiule era un destino condiviso da molte donne con delle grandi menti. Conosco tante donne di una certa età che sono arrabbiate perché le loro vite sono definite dal fatto di essere la mamma di qualcuno o la moglie di qualcuno. E provo empatia per questo”. Con queste parole rilasciate ai microfoni di The Guardian, Emily Blunt ha descritto Kitty Puening, la botanica ed ex militante del Partito Comunista degli Stati Uniti nonché moglie del padre della bomba atomica, personaggio da lei interpretata in Oppenheimer, nuovo film di Christopher Nolan. Parlando del suo ruolo, l’attrice si è lasciata andare ad un paragone di cosa viene chiesto oggi alle donne nel mondo del cinema.
Emily Blunt e ciò che viene chiesto oggi alle donne nel mondo del cinema
“Ancora oggi, nel mondo del cinema, alle donne viene chiesto di essere piacevoli e accomodanti, mentre gli uomini non sono sottoposti allo stesso standard. A nessuno importava se Leonardo DiCaprio fosse piacevole in The Wolf of Wall Street. Le donne sono schiette nella realtà ma molte si auto-censurano perché spesso non ci viene dato un palcoscenico per parlare sinceramente. Oppure si viene considerate troppo ambiziose o emotive se sembra che stiano esprimendo il loro pensiero“, ha dichiarato Emily Blunt. Oppenheimer, ve lo ricordiamo, uscirà nelle sale italiane il prossimo 23 agosto.