Emily Blunt svela lo stunt più difficile della sua carriera, non è quello che vi aspettate!
L'attrice britannica svela lo stunt che le ha procurato più stress in assoluto nella sua carriera: non è in un action film!
Emily Blunt è in un momento alto della propria carriera, dopo il grande successo e la nomina agi Oscar come attrice non protagonista per Oppenheimer (2023), ora è al cinema con The Fall Guy, pellicola diretta da David Leitch e con protagonista Ryan Gosling.
Durante la promozione di questo film, l’attrice britannica ha avuto modo di parlare della sua esperienza con gli stunt, e quale sia stato quello più difficile nella sua carriera. Il film in cui è presente vi stupirà!
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Emily Blunt è al cinema con The Fall Guy
Proprio durante la promozione di The Fall Guy, un film ambientato nel mondo del cinema e con protagonista proprio uno stuntman (Gosling), Emily Blunt ha avuto modo parlare dei stunt nei suoi film, e quale sia stato quello più difficile nella sua carriera. Si penserebbe che con alle spalle film action e thriller come Sicario (2015), Edge of Tomorrow – Senza domani (2014) o anche A Quiet Place (2018), l’attrice abbia risposto che uno degli stunt con cui ha avuto più difficoltà sia in uno di questi film, eppure non è così. Infatti, l’attrice, riguardo alla pellicola del 2014 che la vede al fianco di Tom Cruise, ha detto: “Ho fatto vari stunt con i cavi per Edge of Tomorrow, che sicuramente erano più pericolosi” ma il film che le ha creato più stress è stato sorprendentemente Il Ritorno di Mary Poppins (2018).
Blunt ha detto riguardo al celebre sequel del classico Disney: “L’entrata è stata molto stressante per me“. Nella pellicola Blunt compare in scena come Mary Poppins scendendo dal cielo, uno stunt apparentemente non pericoloso ma che ha lasciato l’attrice molto in ansia. “[lo stunt] inizia con lei tra le nuvole che scende in giù, mentre ha un ombrello in mano. E dovevo sembrare senza timore nei primi piani mentre scende con grazia.” L’attrice ha poi spiegato di non aver voluto fare molte riprese di quella scena: “Ho fatto 3 volte la scena, e poi sentivo che la mia tolleranza stava andando. E per me era tutto finito. Mi bastavano quelle. Avevo fatto la scena tre volte e sentivo che Rob [Marshall, il regista] che voleva farne altre. Ma io ero tipo Nop, no, no, no. Ne ho abbastanza.”
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