Emmanuel Macron parla delle accuse di molestie a Gérard Depardieu: “Non parteciperò ad una caccia alle streghe”
Gérard Depardieu sulla bocca del presidente francese Emmanuel Macron: le sue posizioni sono distanti dall' opinione pubblica e prendono le distanze dalle accuse
Le accuse di molestie sessuali all’ attore veterano, simbolo dell’ arte francese nel mondo, hanno scosso profondamente l’ opinione pubblica dopo il suicidio della artista Emmanuelle Denver. Lei era stata tra le diverse accusatrici di Depardieu, ma delle sue accuse non è mai stato concretizzato nulla contro la star del cinema internazionale.
Non è solo la Debver ad aver accusato Depardieu, i nomi di donne che hanno denunciato stupri e molestie sono diverse: tuttavia, poco è stato fatto per mettere davvero un punto e fare chiarezza su questa storia. Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato con la stampa della questione, ma la sua risposta potrebbe non rendere felice il grande pubblico.
Emmanuel Macron e la questione Depardieu, il presidente francese prende le distanze dalle accuse?
Durante la trasmissione televisiva C à vous, il presidente francese ha dovuto rispondere a domande piuttosto insistenti sulla condotta dell’ attore che – nel tempo – è diventato un vero e proprio emblema del paese con il suo lavoro nel mondo dello spettacolo.
Il presidente, però, ha dato una risposta politicamente corretta che prende le distanze da qualsiasi tipo di polarizzazione ma rischia anche di risultare distante e poco empatica alle orecchie attente del grande pubblico. Macron ha affermato: “Una cosa in cui non mi vedrete mai coinvolto è una caccia alle streghe. Lo odio“.
Inoltre, il politico ha ribadito quanto sia un fan di Depardieu, definendosi un “grande ammiratore” che “ha reso la Francia orgogliosa” con il suo brillante lavoro. Il ministro della cultura francese Rima Abdul Malak, durante il talk show ha affermato di essere “disgustata” dal comportamento dell’attore. La procedura per capire se togliere o meno i riconoscimenti a Depardieu, come la Legione d’onore nel 1996. Macron è intervenuto in modo moderati anche su questo provvedimento, definendolo sembra eccessivo. Ha inoltre dichiarato: “Ci saranno sempre degli artisti trasgressivi”.